monsignor Pietro Rensi

Alla scoperta della storia di monsignor Pietro Rensi: appuntamento il 23 maggio alle 17 all’oratorio di Sant’Antonio (Trento)

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Venerdì 23 maggio alle ore 17, alla sala polifunzionale dell’oratorio di Sant’Antonio a Trento, si terrà un incontro per scoprire la figura di monsignor Pietro Rensi, salesiano.

Chi era mons. Rensi

Nato a Besenello nel 1880, resse la parrocchia di Pedena (oggi in Croazia) dal 1927 al 1948, quando fu costretto a lasciare i suoi parrocchiani, dopo molte minacce e angherie, rifugiandosi prima a Trieste e poi a Trento. A Trento aveva ereditato un ampio terreno che decise di regalare nel 1949 alla Curia Tridentina per edificarvi una chiesa dedicata a Sant’Antonio da Padova, ultimata nel 1957.

Pedena, paese lungo la strada che congiunge Pisino alla costa orientale della penisola istriana, ha subito nel tempo grandi trasformazioni economiche e sociali. Piccolo villaggio fortificato, poi insediamento romano e sede vescovile, oggi è un borgo agricolo. Dopo il secondo conflitto mondiale, l’instaurazione del nuovo regime comunista di Tito, i mutamenti politici, economici e culturali hanno determinato l’esodo di gran parte della popolazione, sia italiana che croata e slovena.

Monsignor Pietro Rensi si spense il 6 marzo 1967 dopo esser stato anche missionario in Patagonia per 10 anni, e successivamente con incarichi a Merano e Trieste.

Il libro e l’incontro pubblico

Venerdì 23 maggio la sala polifunzionale dell’Oratorio di S. Antonio verrà intitolata proprio alla memoria di monsignor Rensi. Nell’occasione verrà presentato anche il libro “Monsignor Pietro Rensi e un paese nella bufera: Pedena 1943/1948. Occupazione tedesca e titina, guerra e dopoguerra in un borgo istriano“. Il libro contiene parte del diario di monsignor Rensi “Cinque anni sotto i comunisti titini”.

Alla presentazione interverranno:

don Severino Vareschi, parroco di Sant’Antonio;

Roberto De Bernardis (presidente dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia del Triveneto);

Giuseppe Ferrandi, direttore della Fondazione Museo Storico del Trentino;

Marco Rensi, pronipote di mons. Rensi;

Guido Rumici, autore del libro.