Venerdì 8 dicembre celebrazione dell’Akàthisto al santuario di Pinè: per le vittime dei conflitti, i profughi, per la pace

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Come ormai da qualche anno, nella solennità dell’Immacolata il santuario di Montagnaga di Pinè invita alla celebrazione dell’Akàthisto, antico inno della tradizione cristiana d’Oriente alla Madonna.

La celebrazione, animata dal Coro di Montagnaga, si svolgerà al santuario alle 15 di venerdì 8 dicembre.

L’Akàthisto è un’opera d’arte teologica e poetica che ha visto la luce nell’antica Siria cristiana dei primi secoli e che si snoda alternandosi nelle forme del canto corale e della recitazione. Uno dei primi motivi che animeranno la celebrazione di quest’anno è l’angosciante preoccupazione per le molteplici situazioni di oppressione o aggressione, sconfinate in tragiche rappresaglie o vere e proprie guerre, senza dimenticare il conflitto in Terra Santa.

D’altra parte l’inno Akàthisto (cosiddetto perché lo si canta stanto in piedi) pare sia risuonato la prima volta proprio in una situazione di tal genere: la città di Costantinopoli assediata dai Turchi. Il popolo terrorizzato in quell’occasione si sarebbe raccolto con il suo Patriarca nella chiesa delle Blacherne, dove per tutta la notte avrebbe invocato con quest’inno “l’invincibile condottiera”, la Santa Madre di Dio, fino a ottenere la cessazione dell’assedio.

Nella foto: “Colei che farà cadere i muri”. Icona della Madre di Dio sul lungo muro di separazione tra Israele e i territori palestinesi