A Dozza, nel bolognese, un centro sportivo intitolato a Sara Piffer: «Sta muovendo tanti cuori»

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È stata una giornata di grande partecipazione emotiva quella di domenica 14 settembre a Toscanella di Dozza, comune della città metropolitana di Bologna, dove è stato inaugurato il nuovo centro sportivo polivalente intitolato a Sara Piffer, la giovane promessa del ciclismo trentino travolta da un’auto lo scorso gennaio mentre si allenava a Mezzolombardo.

La scelta di dedicare la struttura a Sara è arrivata dalla Consulta locale dei giovani, che l’ha indicata come simbolo dei valori autentici dello sport. Il nuovo impianto – oltre 1.100 metri destinati a varie attività sportive e culturali – è destinato a diventare un punto di riferimento per la comunità e per i tanti che credono nello sport come luogo di incontro e crescita.

La voce dei genitori

Alla cerimonia, accanto al sindaco di Dozza Luca Albertazzi e al vescovo di Imola, monsignor Giovanni Mosciatti, c’era anche la famiglia Piffer, in particolare i genitori Marianna e Lorenzo e uno dei tre fratelli, Loris. Le loro parole hanno toccato i presenti: «In tantissimi sono venuti per abbracciarci e conoscere Sara – racconta Lorenzo –. Ogni volta restiamo stupiti: lei davvero sta muovendo tanti cuori. Anche in questa occasione si sono avvicinati a noi genitori che hanno perso dei figli, ringraziandoci perché grazie a Sara vedono una luce, una speranza».

Il dialogo con il vescovo

Dopo la Messa e il pranzo comunitario, i genitori hanno avuto modo di condividere un momento intenso con il vescovo Mosciatti: «È rimasto molto colpito da Sara – sottolinea il papà di Sara – e ne ha fatto una disamina incredibile, restituendo a tutti noi un’immagine viva e luminosa di chi era nostra figlia».

Le parole del vescovo hanno risuonato come un invito a custodire la memoria di Sara non nella malinconia, ma nella forza dello sport, della comunità e della fede.

Anche un murale ricorderà Sara

La giornata, definita storica per la comunità dozzese, ha visto anche la partecipazione di ospiti speciali, tra cui l’atleta paralimpico Stefano Travisani, cittadino onorario, e Vittorio Stonfer, ex sindaco di Giovo, paese natale di Sara. Accanto al centro sportivo, anche un murale ricorderà Sara, affinché il suo volto e le sue parole possano continuare a ispirare soprattutto i giovani.