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La tragedia di Stava, quarant’anni dopo. Mattarella: “La montagna e le sue risorse non devono essere sfruttate senza ritegno”. La Messa con il vescovo Tisi: “A Stava l’uomo ha usurpato il creato”

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Quarant’anni fa, il 19 luglio 1985, la tragedia di Stava.  Alle 12.22 il crollo dei bacini di discarica della miniera di Prestavèl causò la distruzione dell’intera Val di Stava spegnendo la vita di 268 persone:  28 bambine e bambini, 31 ragazze e ragazzi, 120 donne e 89 uomini, che furono dichiarati morti sul lavoro, portando il lutto in 64 Comuni di 11 Regioni d’Italia.

Alla commemorazione al cimitero di Tesero, riservata ai soli famigliari delle vittime, ha partecipato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha deposto una corona di fiori al monumento alle Vittime della Val di Stava, prima dell’esecuzione del “Silenzio”.

Accolto da un fiume di applausi, Mattarella è poi entrato nel Teatro di Tesero, per la cerimonia civile, aperta a tutti. Dopo l’inno di Mameli eseguito dal coro Genzianella, il Presidente ha poi ascoltato gli interventi del sindaco di Tesero, Massimiliano Deflorian, del presidente della Provincia Maurizio Fugatti, del presidente della Fondazione Stava 1985 Graziano Lucchi e del professor Stefano Zamagni.

“Quaranta anni fa, era da poco passato mezzogiorno, sulla Valle di Stava cadde di colpo morte, devastazione, disperazione. I soccorsi cercarono di portare aiuto e fraternità. Di concorrere alla ricerche dei famigliari, laddove conforto era una parola quasi improponibile. Oggi siamo qui per rinnovare la memoria delle vittime, e per riflettere insieme sul necessario impegno perché a prevalere siano sempre le ragioni della vita su quelle dello sfruttamento, sovente portato alle più estreme conseguenze”, ha esordito il presidente Mattarella. Leggi tutto da vitatrentina.it

Lo stesso Presidente Mattarella sarà in seguito, nella stessa giornata di sabato, a Rovereto per le celebrazioni in occasione del centenario della Campana dei Caduti “Maria Dolens”. Leggi da vitatrentina.it

La Messa con l’arcivescovo Tisi

Dopo la Via Crucis nella serata di venerdì accompagnata dai ragazzi e dalle ragazze di Tesero, nel pomeriggio di sabato 19 luglio, si è tenuta una breve cerimonia di deposizione di un mazzo di fiori al monumento posto davanti alla chiesetta della Palanca di Stava da parte degli Alpini dei Gruppi ANA di Tesero e Longarone. Il monumento venne donato “dalle popolazioni del Vajont ai superstiti della Val di Stava affratellati nell’identica sciagura” e suggella il forte legame di solidarietà fra i superstiti del Vajont e della Val di Stava.

Alle ore 18.00 a Tesero, nella chiesa Arcipretale di S. Eliseo, Santa Messa di suffragio presieduta dall’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi. Qui la cronaca di Vita Trentina. 

Alla Messa è seguita la processione per raggiungere il cimitero monumentale. La processione è stata accompagnata dalle musiche della Banda Erminio Deflorian di Tesero.

Nel cimitero delle vittime, adiacente alla chiesa di San Leonardo, una preghiera e la deposizione di corone di fiori davanti al monumento in memoria delle vittime. In quel luogo si fermò a pregare in silenzio, aggrappato alla croce, papa Giovanni Paolo II il 17 luglio 1988.

Domenica 20 luglio, concerto

ore 21.00 – A Tesero, nella chiesa Arcipretale di S. Eliseo, concerto per Stava a cura della Scuola musicale “Il Pentagramma” di Fiemme e Fassa e della corale “Canticum Novum” prevede un programma di musica sacra.

Diretta streaming

Tutti i momenti con Mattarella e la Messa con il vescovo Tisi sono stati trasmessi in diretta streaming sui canali Internet e social della Provincia di Trento e dal sito della Fondazione Stava 1985 www.stava1985.it.

La diretta della Messa è raggiungibile anche da questo link:

Tesero – Chiesa Arcipretale di S. Eliseo Messa di suffragio vittime catastrofe di Stava – YouTube