Giornata contro tratta, vescovo Lauro a Verona per dire no alla prostituzione

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“Un’esperienza forte di contatto con il dolore, di fronte al quale è bene sospendere le parole. Davanti al dramma di una ragazza costretta a prostituirsi, che si racconta e spontaneamente si mette a pregare, ho avuto la conferma di quel passo del Vangelo dove Gesù dice che ‘le prostitute ci precederanno nel Regno dei cieli’. Il Regno di Dio si manifesta dove meno ce lo aspettiamo”.

Nella Giornata contro la tratta degli esseri umani, venerdì 8 febbraio,  l’’arcivescovo di Trento Lauro Tisi ha preso parte a Verona all’iniziativa promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII insieme ad altri quattro vescovi del Veneto. Obiettivo: lanciare un appello contro lo sfruttamento della prostituzione. Per darvi maggiore forza,  tre vescovi – Tisi, Pizziol e  Pavanello -, accompagnati da suor Marilena Pagiato, madre superiora delle Canossiane, e da alcuni volontari della Papa Giovanni sono andati a incontrare alcune giovani prostitute nigeriane nella zona dello stadio veronese. Qualcuna si è dileguata, forse spaventata, ma quattro si sono fermate a pregare e a parlare con loro.

In contemporanea, nel Tempio Civico, molta gente si è radunata per pregare e per ascoltare la testimonianza di un ex-cliente del mercato della prostituzione, ora attivo nelle unità di strada per la liberazione delle vittime della tratta e dello sfruttamento di tante giovani donne.

Nelle foto (quotidiano L’Arena e Daniele Monte), la veglia nel tempio civico e un momento dell’iniziativa con l’arcivescovo Tisi.