Cammino sinodale, card. Bassetti a Vita Trentina: “Emerge bisogno di ascolto e disagio per non essere spesso compresi. Nei giovani tanta solitudine”

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‘L’ascolto sinodale ci sta dicendo che le persone hanno veramente bisogno di parlare e di essere ascoltate. Avvertono che spesso la Chiesa non le comprende fino in fondo’.
Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e presidente della Cei, commenta la prima fase del Cammino sinodale in un’intervista su “Vita Trentina” raccolta a margine della sua presenza a Rovereto in dialogo con gli studenti delle Barelli.
“Le persone hanno bisogno di parlare ma la Chiesa non le comprende” 
“Quando il Santo Padre ci aveva dato quell’ indicazione molto forte sull’ importanza dell’ ascolto – riconosce Bassetti -, avevo pensato che potesse essere un metodo riduttivo. Invece no, non è così, anche stando all’ esperienza della mia diocesi. Da quando siamo partiti direi che la gente ha ribaltato le attese dei preti e dei vescovi. Ci si sarebbe accontentati anche di un apporto minimale, dal momento che la partecipazione è stata limitata dalla pandemia, ma abbiamo invece constatato che le persone hanno veramente bisogno di parlare. Sentono una Chiesa che spesso non le comprende fino in fondo e quindi non è in grado di poterle aiutare. Questo disagio è uscito fuori ad ogni piè sospinto, si coglie in molte risposte. Davvero il Santo Padre aveva ragione a insistere sull’ ascolto”.
“Quanta solitudine tra i giovani”
 Tra i giovani il porporato avverte “tanta solitudine“. “Sono rimasto sconcertato – rivela – dalla risposta che alcuni giovani della mia diocesi hanno dato per il Sinodo: ‘Chi ci ascolta? Nessuno. La parrocchia, composta in gran parte di anziani, ci accoglie poco, la scuola non dialoga, la famiglia ancora meno in questo tempo di pandemia’. Può esserci nelle loro parole un po’ di esagerazione, ma credo non sia una risposta retorica: esprime una sofferenza interiore dei ragazzi che va colta e rispettata. Ho detto loro che è importante camminare insieme, saper accompagnare e lasciarsi accompagnare. La speranza – conclude Bassetti – non si raccoglie per strada, ma nasce dal tesoro che ogni giovane porta dentro di sé e noi adulti dobbiamo valorizzare”.