Campetto nuovo

per il Centro Padre Pino Puglisi

Inaugurato ieri a Bovalino, in Calabria, presso il centro educativo “padre Puglisi”, un nuovo campo sportivo, con annesso piccolo parco giochi per i bambini: le strutture saranno a disposizione dei giovani del Comune della Locride e delle loro famiglie, coinvolte nei programmi di interscambio con i giovani trentini. Presenti all’inaugurazione anche il presidente della Provincia autonoma di Trento – che ha assicurato come l’impegno del Trentino a fianco della Locride è forte e continuerà nel tempo – e l’arcivescono di Trento Luigi Bressan. Il centro intitolato a padre Puglisi, sacerdote palermitano simbolo della lotta alla mafia (di cui cadde vittima nel 1993) è nato nel 2005 per iniziativa dell’allora arcivescovo della diocesi di Locri-Gerace Giancarlo Bregantini.

A volte con il poco si può fare moltissimo. E’ quello che si dissero suor Carolina Iavazzo e le sue consorelle delle suore della Fraternità, quando, alcuni anni fa, vennero mandate da monsignor Bregantini – di origini trentine e all’epoca arcivescovo di Locri-Gerace – a Bovalino, in provincia di Reggio Calabria, nel cuore della Locride, un territorio dove le strutture sociali, sportive, culturali sono molto carenti e i problemi di tutto il Meridione d’Italia, invece, drammaticamente presenti. “Prendemmo la decisione di rivolgerci ai giovani, per proporre delle iniziative che li togliessero dalla strada, e aiutassero a far crescere in loro un’autentica cultura della fraternità e della legalità”, ha spiegato ieri suor Carolina al presidente della Provincia, giunto nella Locride per una breve visita in occasione dell’inaugurazione di un nuovo campo sportivo annesso al centro. “Serviva però una struttura, un punto d’incontro: nel 2005 nacque il centro giovanile intitolato a don Puglisi (di cui suor Carolina è stata in passato una strettissima collaboratrice ndr). A distanza di qualche anno possiamo dire che è stata una scommessa vinta, tant’è che la struttura adesso è diventata persino troppo piccola”. Annesso alla struttura un prefabbricato donato all’epoca dalla nostra Protezione civile per ospitare le suore, che è a tutt’oggi la loro “casa”: un esempio anche questo di sobrietà, di adesione a quella filosofia del “fare molto con poco” che costituisce in sé un messaggio educativo importante.
Nel centro vengono svolte attività di vario genere, per i bambini e per i ragazzi più grandi: ludico-sportive, artigianali e artistiche, cineforum e teatro, un laboratorio di giornalismo che produce anche un giornalino del centro, e così via. Ma il fine ultimo, ovviamente, è offrire un’alternativa alla strada e alle sue insidie, come ricordato dall’arcivescovo di Trento monsignor Luigi Bressan, giunto anch’egli nella Locride per benedire le nuove strutture aperte ieri, e dall’attuale vescovo della diocesi di Locri-Gerace Giuseppe Fiorini Morosini. “Dobbiamo sempre ricordare – ha detto quest’ultimo – che siamo noi i protagonisti della nostra vita. Spetta a noi darci da fare, spetta a noi operare, tutti assieme, per migliorare la nostra terra.” Nei discorsi pronunciati dalle autorità religiosi e civili è ritornato inoltre un forte richiamo al rispetto delle regole e della legalità, nel solco dell’insegnamento di don Puglisi e dei tanti altri – religiosi, esponenti delle istituzioni, imprenditori, semplici cittadini – che hanno sacrificato la loro vita per lottare contro il crimine organizzato e per il riscatto del Sud.
Il presidente della Provincia di Trento, a sua volta, ha rassicurato suor Carolina e le sue collaboratrici riguardo all’impegno del Trentino a fianco della Locride: “La nostra è un’amicizia solida – ha detto – cementata dagli interscambi in corso nell’ambito dei nostri Piani giovani: circa 150 giovani trentini sono stati nella Locride nel 2008, ospiti anche del vicino centro don MilanI di Gioiosa Jonica, diretto da Francesco Rigitano, e siamo in attesa di un gruppo di una ventina di giovani della Locride che arriveranno in valle di Fiemme, ospite del locale Piano giovani. Il nostro sostegno agli sforzi che state facendo, soprattutto sul piano educativo, continuerà.”

(maggio 2009 – cs PAT)