Inizio ministero petrino Leone XIII

Al via il pontificato di Leone XIV: “Una Chiesa unita, fermento per un mondo riconciliato”

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“Sono stato scelto senza alcun merito e, con timore e tremore, vengo a voi come un fratello che vuole farsi servo della vostra fede e della vostra gioia, camminando con voi sulla via dell’amore di Dio, che ci vuole tutti uniti in un’unica famiglia.” È il programma pastorale con cui Leone XIV, primo Papa nordamericano e agostiniano della storia della Chiesa, si è presentato domenica 18 maggio nella Messa in piazza San Pietro con la quale ha iniziato ufficialmente il suo ministero petrino di Vescovo di Roma, dopo l’elezione dell’8 maggio scorso.

Citazioni da Sant’Agostino a Leone XIII

Nell’omelia ha citato Sant’Agostino a cominciare dalla frase più celebre delle Confessioni: “Ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te”. Altra citazione agostiniana: “La Chiesa consta di tutti coloro che sono in concordia con i fratelli e che amano il prossimo”. Il Papa auspica “una Chiesa unita, segno di unità e di comunione, che diventi fermento per un mondo riconciliato”.

L’altra citazione emblematica dello stile del pontificato, posta a suggello finale dell’omelia a commento di un passo della Rerum novarum di Leone XIII, suona come un mandato: “Con la luce e la forza dello Spirito Santo, costruiamo una Chiesa fondata sull’amore di Dio e segno di unità, una Chiesa missionaria, che apre le braccia al mondo, che annuncia la Parola, che si lascia inquietare dalla storia, e che diventa lievito di concordia per l’umanità”, l’identikit della comunità ecclesiale, sotto forma di auspicio: “Insieme, come unico popolo, come fratelli tutti, camminiamo incontro a Dio e amiamoci a vicenda tra di noi”.

“Vogliamo essere lievito di unità e comunione”

“In questo nostro tempo, vediamo ancora troppa discordia, troppe ferite causate dall’odio, dalla violenza, dai pregiudizi, dalla paura del diverso, da un paradigma economico che sfrutta le risorse della Terra ed emargina i più poveri”, la denuncia di Leone XIV: “E noi vogliamo essere, dentro questa pasta, un piccolo lievito di unità, di comunione, di fraternità. Noi vogliamo dire al mondo, con umiltà e con gioia: guardate a Cristo! Avvicinatevi a Lui! Accogliete la sua Parola che illumina e consola! Ascoltate la sua proposta di amore per diventare la sua unica famiglia: nell’unico Cristo siamo uno”.

“E questa è la strada da fare insieme, tra di noi ma anche con le Chiese cristiane sorelle, con coloro che percorrono altri cammini religiosi, con chi coltiva l’inquietudine della ricerca di Dio, con tutte le donne e gli uomini di buona volontà, per costruire un mondo nuovo in cui regni la pace”,
il programma del pontificato: “Questo è lo spirito missionario che deve animarci, senza chiuderci nel nostro piccolo gruppo né sentirci superiori al mondo; siamo chiamati a offrire a tutti l’amore di Dio, perché si realizzi quell’unità che non annulla le differenze, ma valorizza la storia personale di ciascuno e la cultura sociale e religiosa di ogni popolo”.

L’eco del Conclave

Dal Conclave, ha rivelato il Pontefice, “arrivando da storie e strade diverse, abbiamo posto nelle mani di Dio il desiderio di eleggere il nuovo successore di Pietro, il Vescovo di Roma, un pastore capace di custodire il ricco patrimonio della fede cristiana e, al contempo, di gettare lo sguardo lontano, per andare incontro alle domande, alle inquietudini e alle sfide di oggi”.

Pallio e Anello del Pescatore

Durante la celebrazione, il nuovo Papa ha ricevuto il Pallio e l’Anello del Pescatore, simboli del suo ministero di pastore universale. “W il Papa e “Papa Leone”, le ovazioni festose, unite agli applausi, che hanno salutato Papa Prevost nel suo primo giro della piazza – prima della messa – in papamobile, dall’Arco delle Campane fino a piazza Pia passando lungo via della Conciliazione tra una folla di circa 200mila persone.

Fonte: Agensir e Vatican news

Foto: AFP/SIR