Proprio Diocesano della Chiesa Tridentina

NOTA STORICA

Le vicissitudini del Proprio Diocesano si inquadrano nel contesto più generale della storia del calendario e dei formulari usati per il culto dei santi. Nell’antichità cristiana tale culto era strettamente locale. Ogni Chiesa celebrava, di norma sul luogo della loro sepoltura, i suoi propri santi, ed eventualmente altri, non originari, dei quali si possedevano reliquie insigni.
La Chiesa di Trento nei suoi primordi ebbe un calendario molto limitato ma illustre, comprendente i tre Martiri di Anaunia e il vescovo Vigilio. Il Medioevo portò un vastissimo interscambio di culti. Calendari a raggio più vasto, tendenzialmente universale, formulari eucologici di provenienza romana e di altre origini le più disparate vennero divulgati attraverso i sacramentari, che segnano ancora oggi le linee preferenziali e le ondate più consistenti di questa propagazione. In tale tessuto, ormai molto fitto, alcuni manoscritti dei secoli IX-XIII conservano le più antiche formule liturgiche relative a san Vigilio e ai Martiri Anauniesi, come pure la menzione di un culto tributato a santa Massenza, a san Romedio e al beato Adelpreto. Testimonianze di canti corali liturgici tra il secolo XII e il XVI riportano altri elementi relativi all’ufficiatura di san Vigilio.
Anche dopo la maggiore uniformità apportata dai libri liturgici tridentini (Breviario e Messale di san Pio V nel 1568 e 1570), il calendario adottato dalla Diocesi di Trento mantenne caratteristiche proprie, sia per la conservazione di vari culti preferenziali, come quelli annoverati nei calendari stampati negli anni 1550-1560, sia per l’aggiunta di altri culti particolari ottenuta per indulto nei secoli successivi.
Quanto all’uso dei testi nella celebrazione, si osserva che dalla fine del medioevo in poi per san Vigilio si trova utilizzata una porzione del materiale tradizionale, mentre per gli altri santi si usarono formulari ripresi dal Comune. Solo più tardi, nel 1746, i Martiri Anauniesi furono privilegiati con la creazione di una officiatura propria.
Per quanto riguarda il calendario, un criterio più rigoroso, adottato ai tempi di Pio X, richiese la conformazione delle celebrazioni diocesane a quelle della Chiesa universale, limitando la particolarità dei calendari locali ai santi che hanno con la diocesi una relazione speciale. Su questa base furono proposti e approvati nel 1914 il calendario e il Proprio Diocesano Tridentino.
Nell’anno 1967, con l’approvazione del Consilium ad exsequendam Constitutionem de Sacra Liturgia, l’arcivescovo Alessandro Maria Gottardi promulgava l’edizione italiana del “Proprio Liturgico per la Messa nella Arcidiocesi di Trento” del testo del 1914, con il “Calendario Proprio della Santa Chiesa Tridentina”.
Un’ulteriore edizione del Messale e insieme della Liturgia delle Ore apparve nella solennità dell’Annunciazione del Signore nell’anno 1985, presentata non come “un semplice adeguamento alla liturgia rinnovata”. Alla stregua di quanto richiesto nella «Instructio de Calendariis particularibus» (1970), erano stati inseriti i santi aventi una relazione del tutto particolare con l’attuale territorio diocesano e premessa una nuova indagine storico-liturgica circa la loro personalità e il loro culto. Considerando il profilo di questi santi, in rapporto alla devozione, alla teologia e all’azione pastorale dei nostri tempi, mentre da un lato si cercò di utilizzare organicamente tutti i vari elementi offerti dall’antica tradizione liturgica, non si mancò di ricorrere a nuove formulazioni dove una presentazione più adeguata della figura del santo lo esigeva.
Negli anni seguenti vennero aggiunte altre figure di santi e di beati, riconosciuti e approvati dalla Chiesa, legati alla storia e al territorio tridentino. Per questo l’arcivescovo Luigi Bressan fece pubblicare dei sussidi con le aggiunte, come “supplemento” per la Liturgia delle Ore, e “aggiornamento” per il Messale nell’anno 2012. Il Proprio della Liturgia delle Ore ebbe anche una II edizione nell’anno 2014, mentre la terza edizione, resasi necessaria per l’esaurimento delle precedenti pubblicazioni, viene promulgata dall’Arcivescovo Lauro Tisi in occasione dell’Avvento 2021. La nuova edizione del Messale Proprio della Chiesa Tridentina si è resa necessaria, secondo la volontà dell’arcivescovo Lauro Tisi, a seguito della pubblicazione, nell’anno 2020, della III edizione del Messale romano italiano e della II edizione del Lezionario italiano (2007-2011), con l’inserimento dei testi nuovi e di quelli rivisti o riformulati.

Calendario diocesano

GENNAIO
07 San Valentino, vescovo (Memoria facoltativa)
15 San Romedio, eremita (Memoria)
29 San Giuseppe Freinademetz, presibitero (Memoria facoltativa)

FEBBRAIO
01 Beato Stefano Bellesini, presbitero (Memoria)

MARZO
01 Beata Giovanna Maria Bonomo, vergine (Memoria facoltativa)

APRILE
30 Santa Massenza (Memoria)

MAGGIO
16 San Giovanni Nepomuceno, presbitero e martire (Memoria facoltativa)
28 Beata Maria Serafina del Sacro Cuore, vergine (Memoria facoltativa)
29 Ss. Sisinio, Martirio e Alessandro, martiri (Festa. Nella cattedrale e a Sanzeno: Solennità)

GIUGNO
6 Beato Odoardo Focherini, martire (Memoria facoltativa)
26 San Vigilio, vescovo e martire, patrono della diocesi e della città di Trento (Solennità)

LUGLIO
1 Beato Antonio Rosmini, presbitero (Memoria facoltativa)
9 Santa Paolina del cuore agonizzante di Gesù, vergine (Memoria)
12 Santi Ermagora, vescovo, e Fortunato, diacono, martiri (Memoria facoltativa)

SETTEMBRE
4 Beato Mario Borzaga, presbitero e martire (Memoria facoltativa)
19 Beato Adelpreto, vescovo (Memoria facoltativa. In cattedrale: Memoria)

OTTOBRE
10 San Daniele Comboni, vescovo (Memoria)
25 Dedicazione della propria chiesa (Solennità)

NOVEMBRE
18 Anniversario della dedicazione della chiesa cattedrale (Festa. In cattedrale: Solennità)

DICEMBRE
4 Beato Giovanni Nepomuceno De Tschiderer (Memoria facoltativa. In cattedrale: Memoria)

 

SANTI E BEATI DELLA CHIESA TRIDENTINA

beato Adelpreto, vescovo
Memoria facoltativa
In cattedrale: Memoria

Adelpreto, chiamato anche Alberto, proveniva da famiglia germanica imparentata con gli Hohenstaufen ed ebbe la sua formazione nell’ambiente ecclesiastico di Bamberga. Eletto vescovo di Trento nel 1156, si trovò a governare la diocesi e il principato nel momento di una resistenza decisiva contro il pericolo di assorbimento nella sfera delle grandi famiglie feudali. Egli dovette affrontare gravi controversie, anche militari, nell’esercizio del suo compito di garante della pace sociale e di tutore dei sudditi più deboli e indifesi. Tratto in inganno da feudatari ribelli fu trucidato nei pressi di Arco il 20 settembre 1172. Fu subito venerato come martire della giustizia. Insieme con san Vigilio, è contitolare dell’altare maggiore della cattedrale, consacrato nel 1743. I suoi resti mortali sono stati ricollocati nell’aula sotterranea della basilica di san Vigilio. Nella nostra diocesi è ricordato come esempio di dedizione a favore dei diritti umani e nella difesa dei deboli. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale Proprio della messa

beato Stefano Bellesini, presbitero
Memoria

Nacque a Trento nel 1774. Battezzato con il nome di Luigi nella chiesa parrocchiale di santa Maria, assunse il nome di Stefano ed emise i voti religiosi nell’Ordine Eremitano di sant’Agostino nel 1794 a Bologna. Ordinato presbitero a Trento nel 1797, si dedicò all’istruzione e all’assistenza della gioventù più povera e trascurata, operando prima dal convento di san Marco poi, quando questo fu soppresso, dalla propria abitazione familiare in piazza Duomo. Promosse la scuola elementare gratuita e generalizzata, assumendo poi anche l’incarico di direttore e ispettore generale. Quando il governo non consentì la riapertura del convento di san Marco, Stefano non esitò ad abbandonare la sua attività e la sua patria, pur di rientrare in una comunità del suo Ordine. Fu maestro dei novizi a Roma e a Città della Pieve. Dal 1826 svolse il servizio di maestro dei novizi e, dal 1831, quello di parroco presso il santuario della Madonna del Buon Consiglio a Genazzano (Roma), dove morì, il 2 febbraio 1840. Venne beatificato da san Pio X il 27 dicembre 1904. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

beata Maria Giovanna Bonomo, vergine
Memoria facoltativa

Nata ad Asiago nel 1606 e rimasta presto priva della madre, che era una nobile Ceschi da Borgo Valsugana, fu affidata per l’educazione alle clarisse del monastero di santa Chiara in Trento, dove maturò il proposito di consacrarsi a Dio. Vincendo le resistenze del padre, entrò a sedici anni nel monastero benedettino di san Girolamo a Bassano, dove fece grandi progressi nella via della perfezione. Fedele nell’osservanza della regola monastica, in spirito di preghiera e di austera penitenza, fu di conforto e di aiuto a molte persone, che trovavano in lei una guida saggia e prudente. Morì il l marzo 1670 e fu beatificata il 9 giugno 1783. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

beato Mario Borzaga, presbitero e martire
Memoria facoltativa

Nacque a Trento il 27 agosto del 1932. Dopo aver frequentato il seminario nella sua diocesi, entrò nella congregazione missionaria degli Oblati di Maria Immacolata, venne ordinato sacerdote nel 1957 e subito inviato nel Laos. Nel suo Diario egli descrive il suo itinerario interiore e la sua attività missionaria fino al giorno in cui con il suo collaboratore, il giovane catechista Paolo Thoj Xyooj (nato nel 1941 a Kiukatian, villaggio nella provincia di Luang Prabang), parte per la visita ad alcune comunità. Sono gli ultimi giorni dell’aprile 1960 quando i due vengono uccisi dai guerriglieri su un sentiero nella foresta. Venne proclamato beato con il catechista Paolo e altri missionari e martiri a Vientiane (Laos) l’11 dicembre 2016. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

san Daniele Comboni, vescovo
Memoria

Nato a Limone sul Garda il 15 marzo 1831, si aprì all’ideale missionario nell’Istituto di don Nicola Mazza a Verona. Ordinato presbitero a Trento nel 1854, tre anni dopo partì per l’Africa. Nella certezza che gli africani sarebbero divenuti essi stessi protagonisti della loro salvezza, ideò un progetto per «salvare l’Africa con l’Africa». Nel 1867 fondò l’Istituto dei Comboniani e nel 1872 quello delle suore Comboniane. Al Concilio Vaticano I annunciò che era giunta l’ora dell’Africa. Fidandosi del Cuore di Cristo, «che palpitò e soffrì anche per la Nigrizia», spese tutta la sua vita per gli africani e si batté per la loro liberazione da ogni schiavitù. Ordinato vescovo dell’Africa centrale nel 1877, morì stroncato dalle fatiche il 10 ottobre 1881 a Khartoum, a soli cinquant’anni. Il 17 marzo 1996 fu beatificato e il 10 ottobre 2003 canonizzato. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

Anniversario della dedicazione della Chiesa cattedrale,
Festa
In cattedrale: Solennità

La chiesa matrice della città di Trento era situata entro l’antica cinta urbana, dove oggi si trova la parrocchiale di santa Maria Maggiore. Nell’alto Medioevo la funzione di cattedrale si trasferì nella basilica cimiteriale di san Vigilio, eretta fin dal VI secolo fuori Porta Veronese. Il vescovo Altemanno, dopo un radicale restauro, ne celebrò la dedicazione il 18 novembre 1145, con l’assistenza del patriarca di Aquileia Pellegrino I e del vescovo di Concordia Gervico. Per il duomo attuale, sorto sopra la precedente basilica dal secondo decennio del secolo XIII, si mantenne la stessa data. La cattedrale custodisce da sempre i corpi santi di Vigilio e dei martiri Anauniesi, dal secolo XII le spoglie di santa Massenza e del beato Adelpreto. Fra il 1545 e il 1563 ospitò 23 delle 25 sessioni del Concilio Tridentino, al cui ricordo si ricollega in particolare il prodigioso Crocifisso, che qui si venera. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  
Anniversario della dedicazione della chiesa
Nelle chiese dedicate delle quali si ignora il giorno della dedicazione: Solennità
Liturgia delle Ore. Dal Comune della dedicazione della chiesa. Messale.
Dal Comune della dedicazione della chiesa.
 

santi Ermagora, vescovo, e Fortunato, diacono, martiri
Memoria facoltativa

I due santi sono venerati come patroni della Chiesa di Aquileia. Ermagora è il primo vescovo e martire di quella città, vissuto intorno alla metà del secolo III. Una leggenda più tardiva lo ha immaginato contemporaneo e discepolo diretto di san Pietro e primo fondatore, insieme con il diacono Fortunato, di molte Chiese, tra cui quella di Trento. Questa memoria liturgica ravviva il ricordo e la volontà di comunione della provincia ecclesiastica di Aquileia, a cui Trento appartenne dal secolo V al 1751. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

beato Odoardo Focherini, martire
Memoria facoltativa

Nacque a Carpi (Modena) il 6 giugno 1907; il padre era di origine trentina. Educato alla fede nell’Azione Cattolica, ne divenne il presidente diocesano e organizzatore di congressi eucaristici e manifestazioni ecclesiali. La passione per l’annuncio del regno di Dio lo portò ad essere cofondatore della rivista per fanciulli L’aspirante e collaboratore al giornale L’avvenire d’Italia, di cui fu amministratore e giornalista. Il 9 luglio 1930 sposò Maria Marchesi, di una famiglia di Marcena di Rumo (Trento), dalla quale ebbe sette figli, educati cristianamente. Durante la II guerra mondiale mise in salvo oltre cento ebrei. La sua pubblica testimonianza cristiana lo rese inviso al regime totalitario che lo imprigionò e deportò nei campi di concentramento, ove continuò gioioso il suo impegno per la fede. Morì il 27 dicembre del 1944. Venne proclamato beato a Carpi il 15 giugno 2013. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

san Giuseppe Freinademetz, presbitero
Memoria facoltativa

Nacque nella parrocchia di San Leonardo in Badia nel 1852. Ordinato presbitero a Bressanone nel 1875, dopo due anni di attività come vicario parrocchiale a San Martino in Badia, entrò nel Seminario per le missioni estere a Steyl (Olanda). Nel 1879 partì per la Cina e diventò uno dei fondatori e pionieri della missione dei Padri Verbiti nello Shantung meridionale. Dopo quasi trent’anni di instancabile attività missionaria, senza risparmiarsi e senza scoraggiarsi per le fatiche, le difficoltà e le persecuzioni, morì di tifo, contratto nel servizio degli ammalati, il 28 gennaio 1908 a Taikiachwang (Shantung, Cina), senza aver più rivisto la sua patria. Venne dichiarato beato il 19 ottobre 1975 da san Paolo VI e proclamato santo da san Giovanni Paolo II il 5 ottobre 2003. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

beata Maria Serafina del Sacro Cuore, vergine
Memoria facoltativa

Clotilde Micheli nasce l’11 settembre 1849 a Imèr (Trento). A diciotto anni riceve l’ispirazione di fondare un Istituto e, dopo un lungo peregrinare, durante il quale conferma la sua adesione alla volontà di Dio che la porta a servirlo tra gli emigrati in Germania, approda a Caserta. Con il permesso del vescovo del luogo, il 28 giugno 1891, fonda la Congregazione delle Suore degli Angeli per l’adorazione alla Santissima Trinità attraverso l’Eucaristia. Circondata da fama di santità, muore il 24 marzo 1911 a Faicchio (Benevento), dopo avere assistito allo sviluppo dell’Istituto. Venne proclamata beata il 28 maggio 2011. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

santa Massenza
Memoria

Il suo culto è attestato fin dagli inizi del secolo XI; la santa era venerata con il titolo di vergine o di martire. Le sue spoglie, che riposavano presso il lago di Toblino, furono trasportate dal vescovo Altemanno nel 1145 a Trento e collocate nella cripta della basilica di san Vigilio. Divenuta molto popolare nella nuova dimora, santa Massenza fu riguardata per secoli, nella luce della leggenda, come la madre di san Vigilio e dei suoi due «fratelli», Claudiano e Magoriano. Nel 1977, ripristinati gli ambienti sotterranei del Duomo, le sue reliquie furono ricollocate al loro posto originale. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

beato Giovanni Nepomuceno de Tschiderer, vescovo
Memoria facoltativa
In Cattedrale: memoria

Giovanni Nepomuceno de Tschiderer zu Gleifheim nacque a Bolzano, appartenente allora alla diocesi di Trento, nel 1777 da famiglia nobile. Compì gli studi presso i Francescani a Bolzano e all’università di Innsbruck. Fu ordinato presbitero nell’anno 1800. Fu cooperatore soprannumerario in povere stazioni di cura d’anime; dal 1807 insegnò morale e pastorale a Trento. Fu parroco e decano a Sarentino e poi a Merano. A Trento fu richiamato come canonico della cattedrale e provicario della parte tedesca della diocesi, con delicate mansioni formative, soprattutto verso i sacerdoti. Nel 1832 il vescovo di Bressanone lo volle suo ausiliare, affidandogli la giurisdizione ordinaria sul territorio del Vorarlberg, con residenza a Feldkirch. Nel 1835 fu chiamato al governo della sede di Trento, che resse fino alla morte, il 3 dicembre 1860. Alla diligenza ordinaria di un ottimo governo pastorale egli associò un tenore di vita rigorosamente ascetico e intensamente devoto. San Giovanni Paolo II ne proclamò la beatificazione il 30 aprile 1995 a Trento. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

san Giovanni Nepomuceno, presbitero e martire
Memoria facoltativa

Chiesa di San Sebastiano in Cavalese

Giovanni Nepomuk fu parroco, poi canonico e vicario generale di Praga, in quest’ultimo ufficio, che gli dava grande responsabilità nell’amministrazione ecclesiastica, si trovò a difendere la Chiesa e la sua libertà contro la prepotenza del re Venceslao IV. Per questo motivo si scatenò contro di lui l’ira del sovrano, che lo fece torturare a morte in sua presenza e poi gettare dal ponte nel fiume Moldava nella notte del 20 marzo 1393. Alcune decine di anni più tardi si diffuse la convinzione che Venceslao lo avesse fatto uccidere, perché avrebbe rifiutato di tradire il segreto della confessione. Così il martire per la libertà della Chiesa cominciò a essere venerato anche come testimone del sigillo sacramentale. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

san Romedio, eremita
Memoria

Oriundo di Thaur nella valle dell’Inn, vede affratellate nel suo culto popolazioni sui due versanti del crinale alpino. Membro di una nobile famiglia dell’Alta Baviera, egli donò alla Chiesa di Trento i suoi beni e diritti, ritirandosi a vita di penitenza nell’eremo rupestre, che da lui prende il nome, presso Sanzeno, in val di Non. Un culto in suo onore è testimoniato dalla fine del secolo XI e si estese, con donazione di reliquie, anche al di là dello spartiacque alpino, soprattutto in luoghi come Thaur, Sankt Georgenberg, Habach, Hohenwarth, che si ricollegano con le sue origini familiari. La vita di Romedio si inquadra nell’ambito dell’eremitismo intorno all’anno Mille: egli rappresenta il capofila di un movimento anacoretico che nel Trentino ebbe lunga diffusione e durò fino a tempi recenti. La leggenda, fiorita intorno al santo dal secolo XIII in poi, parla di due suoi compagni, Abramo e Davide, che fecero vita comune con lui. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

beato Antonio Rosmini, presbitero
Memoria facoltativa

Nacque a Rovereto nel 1797 e fu ordinato presbitero nel 1821. Dedicandosi alla preghiera e allo studio della filosofia e della teologia, pubblicò molte opere per propagandare e difendere la fede cattolica. Nell’anno 1828 fondò la Società della Carità e la Società delle Suore della Provvidenza. Diresse un istituto di formazione a Trento dal 1831 al 1834 e fu parroco a San Marco (Rovereto) dal 1834 al 1835. Nel momento della morte, con affetto e convincimento, esprimeva il suo testamento spirituale: «Adorare, Tacere, Godere». Morì a Stresa nel 1855. Venne proclamato beato il 18 novembre 2007. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

santi Sisinio, martirio e Alessandro, martiri
Festa
In cattedrale e a Sanzeno: Solennità

I tre asceti, Sisinio, Martirio e Alessandro, provenienti dall’Oriente greco o dalla Cappadocia, poi presenti nella Chiesa milanese come «fratelli» di Ambrogio, svolsero alfine la loro attività nel territorio di Trento. Con il ministero di diacono Sisinio, di lettore Martirio e di ostiario Alessandro, costituirono una stazione missionaria nella valle di Non (Anaunia), dove eressero una prima chiesa, presso la quale conducevano vita comune. Una violenta reazione dell’ambiente ancora pagano portò all’uccisione dei tre missionari il venerdì 29 maggio dell’anno 397. Le loro spoglie riposano nella cattedrale di Trento. Questo martirio riscosse notorietà universale e il culto dei tre appare largamente diffuso nei secoli successivi. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  
san Valentino, vescovo
Memoria facoltativa
Abate e vescovo delle due Rezie, ricordato nella vita di san Severino scritta da Eugippio (secolo V), probabilmente era quel Valentino «beato confessore di Cristo», il cui corpo si custodiva in un santuario in Castel san Zeno (Castrum Majense) sopra Merano. Le sue spoglie, trasportate a Trento dai Longobardi tra il 748 e il 763, furono poi riconsegnate al duca di Baviera, che le tumulò nel duomo di Passavia, dove san Valentino è tuttora venerato come patrono principale. La permanenza delle reliquie a Trento è all’origine di numerosi luoghi di culto nella regione ed è memoria della penetrazione evangelica nelle valli alpine e dei molteplici legami della Chiesa di Trento con le terre dell’Alto Adige. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale

san Vigilio, vescovo e martire, patrono della diocesi  e della città di Trento
Solennità

È il terzo vescovo di Trento, eletto dopo l’anno 381 e confermato nel suo ministero da sant’Ambrogio. Dotato di grandi virtù, completò l’evangelizzazione della città e del territorio tridentino ed esplicò un’intensa attività pastorale e missionaria, tanto da meritare di essere considerato il principale fondatore di questa Chiesa. Si conservano due lettere che rivelano l’animo ardente e l’intuizione mistica del santo Pastore: una a san Simpliciano, vescovo di Milano, l’altra a san Giovanni Crisostomo, vescovo di Costantinopoli: nella luce di una contemplazione teologica dei fatti, narrano l’attività e il martirio dei tre missionari, Sisinio Martirio e Alessandro, uccisi dai rustici della valle di Non nel 397. Il culto a Vigilio come santo tutelare della diocesi e della terra trentina è attestato dalla basilica sepolcrale del VI secolo e dalla Passio, più tardiva e parzialmente leggendaria, che lo presenta come martire e taumaturgo. Secondo la Passio, morì nel 400. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale  

santa Paolina del cuore agonizzante di Gesù, vergine
Memoria

Amabile Visintainer nacque a Vigolo Vattaro il 16 dicembre 1865. Il 25 settembre 1875 emigrò in Brasile con la famiglia. Nello stato di Santa Caterina, nell’attuale comune di Nova Trento, suo padre e altri capifamiglia fondarono Vigolo, dove all’età di 14 anni Amabile, insieme a Virginia Nicolodi, cominciò a occuparsi dell’assistenza ai malati, della catechesi e della manutenzione della chiesa di San Giorgio. Il 12 luglio 1890, insieme con l’amica, Amabile accolse e assistette Angela Viviani, gravemente malata. Ebbe così inizio la Congregazione delle Piccole Suore della Immacolata Concezione, approvata dal vescovo il 25 agosto 1895. Assunto il nome di Paolina del Cuore di Gesù agonizzante, guidò con semplicità e saggezza la Congregazione, organizzando scuole, ospedali, educandati, laboratori. Su invito del vescovo di San Paolo, si dedicò ai figli degli schiavi. Ebbe molto a soffrire e mostrò eroica obbedienza e umiltà, quando nel 1909 fu invitata a lasciare la guida della Congregazione. Visse quindi 33 anni come semplice suora, dapprima tra i malati, poi addetta a lavori manuali. Morì il 9 luglio 1942. San Giovanni Paolo II, che già l’aveva proclamata beata a Florianopolis il 18 ottobre 1991, la elevò alla gloria dei santi il 19 maggio 2002. Liturgia delle Ore Lezionario e Orazionale