Approda martedì 25 novembre, a Rovereto, al teatro Santa Maria alle ore 20.30 il recital dedicato alla riscoperta del futuro beato trentino Alfredo Dall’Oglio, nato a Borgo Valsugana, emigrato a tre anni con la famiglia a Parigi, e morto nel 1944 a soli 23 anni nel lager di Wuhlheide, vicino a Berlino, vittima dell’odio alla fede.
La serata, dedicata alla figura del giovane martire trentino, inizierà alle ore 20.30 con ingresso libero, offrendo al pubblico l’occasione di conoscere da vicino la sua storia.
Il recital è ideato e narrato da don Piero Rattin, autore del testo; l’interpretazione di Alfredo – attraverso alcune sue lettere – è affidata a Giacomo Anderle, affiancato da Camilla Da Vico, mentre la parte musicale sarà curata da Alessandro Martinelli.
Il 13 dicembre la beatificazione a Parigi
L’iniziativa anticipa di pochi giorni la beatificazione di Alfredo Dall’Oglio, che avverrà sabato 13 dicembre, nel pomeriggio, nella cattedrale di Notre Dame a Parigi.
Con Alfredo saranno beatificati altri quarantanove francesi – preti, seminaristi, laici – attivi in particolare, come il martire trentino, nella gioventù operaia cattolica. Alla celebrazione sarà presente una delegazione della Diocesi di Trento e della comunità di Borgo Valsugana.
Particolarmente toccante il ricordo diffuso sul portale web dall’Arcidiocesi di Parigi, che ha descritto nel dettaglio le condizioni terribili affrontate dai martiri: «Sono morti in condizioni disumane, vivendo un autentico calvario. In mezzo a queste sofferenze, il loro straordinario esempio di dedizione non ha prezzo».
La serata di Rovereto diventa così un momento di memoria e riflessione, un tributo alla fede e al coraggio di Alfredo Dall’Oglio, prossimo beato trentino.
Il recital su Dall’Oglio (nella foto il ritratto realizzato da Silvio Mangnini) sarà replicato a Trento martedì 9 dicembre nella chiesa di San Francesco Saverio.





