Non appena mi è stata fatta la domanda che guida questo numero dell’inserto che avete fra le mani, ovvero “Ma esistono gli angeli?”, e mi è stato chiesto di pensare ad un film che potesse risponderle, ho pensato a Superman, del 2025 per la regia di James Gunn.
Potrebbe suonare strano l’accostamento degli angeli con Superman. Eppure, la versione data dell’ultima pellicola uscita al cinema su questo personaggio è molto simile a quella di un angelo. Infatti, sia Superman che gli angeli provengono da un altro mondo, hanno capacità sovra-umane e, soprattutto, si spendono per gli altri e cercano di custodire le persone a loro affidate. Addirittura, in una scena del film, vediamo Superman salvare uno scoiattolo dall’essere schiacciato da un mostro, segno della sua incredibile e infinita bontà verso ogni creatura.
Come gli angeli, che sono messaggeri di speranza, anche Superman è tale. La speranza che portano non è quella illusoria, basata su una falsa visione della realtà o su premesse che non hanno stabilità, ma è quel genere di speranza estremamente concreta e fondata su solide basi. Basti pensare all’angelo che ferma la mano di Abramo prima del sacrificio di Isacco, o all’arcangelo Gabriele che annuncia la nascita del Salvatore. O a Superman che, nel film uscito quest’estate, ferma di fatto la guerra fra due nazioni. Eventi che, senza gli angeli o il supereroe in questione, sarebbero andati in modo diverso. E così gli angeli, come il Superman interpretato da David Corenswet, riescono ad infondere speranza in coloro che si lasciano provocare dal loro atteggiamento e dal loro comportamento. Si pensi ad esempio a Maria, che grazie all’angelo, dopo essere stata turbata dalla scoperta della sua maternità, trae la forza per dire il suo “sì” a Dio, o al fan di Superman che, ispirato proprio dal supereroe, lo aiuta a rialzarsi dopo essere stato scaraventato a terra.
Ma una considerazione può sorgere spontanea: Superman non esiste, se non appunto su uno schermo o nei fumetti. E gli angeli? Allora non esistono?
Facciamo un passo indietro. Abbiamo detto che Superman non esiste, d’accordo. Però inviterei a capire bene quali sono i suoi poteri. Sicuramente tutti pensiamo alla super-forza, alla super-velocità, alla capacità di volare, al poter sparare raggi laser dagli occhi. Tuttavia, c’è ancora un potere che non abbiamo elencato e che Superman stesso considera il più importante. Nel film, infatti, ad un certo punto, dice così: «Io sono umano come chiunque altro! Io amo! Io ho-ho paura! Mi sveglio ogni mattina e malgrado io non sappia cosa fare, provo a fare un passo dopo l’altro e cerco di prendere le decisioni migliori che posso! Faccio continuamente casini! Ma è questo essere umani! Ed è la mia forza più grande!». Per rendere l’idea ancora più chiara ed esplicita: la forza più grande di Superman non è la forza fisica, il poter volare, o una qualsiasi altra abilità sovrumana, ma anzi, è proprio la sua umanità! È la sua interiorità, la capacità di amare, di provare delle emozioni e dei sentimenti, di vivere il quotidiano come qualunque altra persona. Come chiunque di noi. Ed è questo il punto: se il potere più grande di Superman è l’essere come noi, vuol dire che anche noi possiamo essere come lui. Possiamo essere persone che vogliono il bene degli altri e che fanno il possibile (e a volte anche l’impossibile) per ottenerlo. In definitiva, possiamo essere degli angeli.
Per concludere al meglio quest’articolo, non trovo parole migliori di quelle dello scrittore David Foster Wallace, che affermava: «è possibile che gli angeli non esistano, però ci sono persone che potrebbero essere angeli». Questo è esattamente quello che si è cercato di dire: ognuno di noi, sull’esempio anche di Superman, può essere un angelo.
Sebastiano Spagnolli