CS 54/09 – La consacrazione a vescovo di P. Beppino Filippi

'Essere vescovo è una chiamata speciale ad essere più vicini nell'amore a Cristo e alle persone ' continua l'Arcivescovo -; più che un onore è un onere e noi siamo consapevoli che tu hai assunto questa chiamata del Papa per un servizio al popolo di Kotido e dell'Uganda'.

Così scrive l'Arcivescovo, mons. Luigi Bressan, a p. Giuseppe Filippi - il missionario comboniano, nato il 17 marzo 1945 a Baselga del Bondone ' che domani, sabato 19 dicembre, sarà consacrato vescovo della diocesi di Kotido, nel nord dell'Uganda.

Alla celebrazione - che avverrà nella stessa città di Kotido e che sarà presieduta da mons. Emmanuel Wamala, cardinale di Kampala ' partecipa anche una delegazione trentina: in rappresentanza di mons. Luigi Bressan, ne fanno parte il direttore del Centro Missionario, don Beppino Caldera, il parroco di Baselga del Bondone, don Ruggero Fattor, il suo predecessore, don Ruggero Zucal, ed il compaesano don Lamberto Agostini. Saranno presenti anche alcuni membri della famiglia.

Nel percorso vocazionale di p. Filippi ci sono alcuni anni di lavoro - ha conseguito il diploma di perito meccanico alle ITI di Trento nel 1966 - all'Italcementi e alla Montecatiniedison, da dove si è licenziato per entrare nell'Istituto missionario.

Ha studiato teologia in Uganda; nel '78 mons. Gottardi l'ha ordinato sacerdote a Trento. Da allora ' eccetto un periodo a Roma - ha lavorato nel Paese africano, specialmente come formatore. La nomina, resa pubblica lo scorso 18 agosto, l'ha raggiunto mentre era superiore provinciale dei Comboniani dell'Uganda.

La diocesi di Kotido si estende su un territorio grande come il Trentino, ma caratterizzato dalla fame, che mina la sicurezza e la pace. Dieci le parrocchie, nelle quali si spendono 11 sacerdoti e 3 missionari; altri 4 sacerdoti sono stati destinati all'insegnamento nei Seminari nazionali, uno sta facendo l'anno sabbatico ed un ultimo è a Roma per motivi di studio. La Chiesa è la principale protagonista dello sviluppo, della sanità e dell'istruzione.

Nel suo messaggio mons. Bressan esprime, insieme alla gioia perché il Papa ha scelto 'un figlio della Chiesa di Trento', la propria ammirazione per la generosità con cui p. Filippi ha accettato.

E, mentre assicura al candidato la preghiera di tutta la diocesi, riconosce come la sua presenza diventi motivo di vicinanza e di fraternità tra la Chiesa ugandese e quella trentina, a nome della quale si dice in attesa di poterlo accogliere solennemente in Cattedrale nel prossimo futuro.

 
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