Le accezioni di “camminare”

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Alla domanda: “che cosa ti ricordi di quando eri piccolo?”, spesso ci vengono alla mente, quasi subito, episodi, persone, luoghi, momenti. Se dovessi pormi questa domanda oggi, la mia risposta sarebbe: le domeniche passate in montagna con i nonni. Certamente il contesto in cui sono nato permetteva tutto questo: infatti, sono cresciuto in un paese di montagna, nella parte alta della provincia di Belluno e la mia passione per la montagna credo proprio nasca da questo intessuto.

Il camminare, le ferrate, le escursioni, il “fare” fatica per raggiungere una meta, sono tratti e momenti che fanno parte di me. I nonni sono significativi soprattutto perché sono stati e sono delle figure molto importanti nella mia vita: mi hanno insegnato il gusto di amare, l’apprezzare la vita anche nelle sue difficoltà, perché è affrontandole che si cresce e di questo sarò sempre a loro grato!

I miei studi informatici delle superiori mi hanno portato poi a lavorare in un’azienda e questo mi ha permesso di rimanere con i piedi ancorati alla realtà, ricordando le priorità della vita, le rinunce, la passione richiesta quando svolgi qualcosa.

Poi la scelta di lasciare pezzi importanti di vita per entrare in seminario, nata da un’intuizione che ancora oggi coltivo, metto in gioco, sperimento e porto con me nel cammino.

In questi anni di formazione ho avuto sullo sfondo la ricerca della felicità, intendendola come una bussola che permette di fare le scelte. Non una felicità “passaggera”, ma quella che scalda il cuore, quella che permette di far nascere emozioni forti e di vivere e ringraziare di quello che si ha.

Di seguito ci saranno degli articoli di alcune persone delle parrocchie dove sono in esperienza ormai da due anni. Fin da subito la comunità, che si trova in periferia di Feltre, è stata accogliente e attenta a ciò di cui avevo bisogno. Stiamo camminando insieme, soprattutto con i giovani, dove la bellezza dello sperimentarsi, di condividere, di dialogare e di mettersi al servizio dell’altro fa stare bene. È proprio vero che dove si respira il Vangelo, si respira felicità!

 

Bryan Fedon