Chiede Sofia, una bambina di 9 anni.
Cara Sofia, la tua domanda è davvero una domandona. La risposta che ti presento mi chiede di fare alcuni passaggi, prova a seguire il mio pensiero. Per noi cristiani Dio ha già salvato il mondo, una volta per sempre lo ha salvato grazie a Gesù Cristo. Noi crediamo che il Signore Gesù, con la sua risurrezione, ha vinto la morte. Con la sua vita spesa per gli altri ci ha mostrato una volta per tutte che il modo più bello perché la nostra vita possa fiorire in pienezza è quello di essere sempre in ascolto della parola di Dio, di rispondere a questa parola con azioni e parole appropriate, e di essere sempre a servizio delle altre persone. Gesù, con la sua stessa testimonianza di vita, ci mostra la strada da percorrere: quella delle beatitudini.
Ma allora, se Dio ha già salvato il mondo, perché ci sono ancora tante situazioni di guerre, di povertà, di ingiustizie? E, guardando più nel piccolo alla vita di ognuno di noi, perché facciamo fatica a essere sempre buone persone? Perché a volte ci arrabbiamo, non diciamo la verità, siamo pigri e non abbiamo voglia di aiutare gli altri? Immagino che la tua domanda sia nata proprio a partire da uno dei tanti problemi che ci sono nel mondo.
Dopo averti parlato della risurrezione di Gesù, vorrei ricordarti ora un altro momento importantissimo per noi cristiani: la Pentecoste, cioè il dono dello Spirito Santo. Gesù lo aveva promesso: “quando io non sarò più tra di voi come prima, scenderà su di voi lo Spirito Santo, che sarà come una guida per le scelte piccole e grandi della vostra vita”. Io credo che tutti noi dovremmo fidarci di più e seguire quello che lo Spirito Santo ci suggerisce: dovremmo cioè sforzarci noi, in prima persona, per essere nel nostro piccolo costruttori di pace, per darci da fare per il bene comune… insomma, impegnarci per camminare sulla strada delle beatitudini.
C’è ancora molto da fare, ma sono convinto che sia entusiasmante sentirsi collaboratori di Dio, nel suo progetto di pace e di pienezza di vita per tutti. Quando Dio ha creato il mondo, a un certo punto si è “riposato” (lo trovi nelle primissime pagine della Bibbia): non perché fosse stanco (come può Dio essere stanco?!), ma per lasciare spazio all’uomo, suo collaboratore della creazione.
Don Mirko Pozzobon




