Lettera ai giovani che non incontro

Messaggio per la Giornata della Gioventù (5 aprile 2009)


Carissimo/a, questo msg è x te!


Quando ti arriva un sms, guardi con curiosità il display del tuo cellulare, muovi le dita, fai scorrere le parole con grande velocità per capire subito chi ti scrive e cosa vuole. Finora penso di non essere nell’elenco dei tuoi contatti, ma vorrei che mi sentissi come un amico. Sei sorpreso? Ti sembra strano che voglia scriverti? Credimi, non è così! È da tempo che volevo farlo, per dirti che penso spesso ai giovani, ai vostri sogni, alle paure, al vostro desiderio di amicizia e di verità. Non mi sorprendono alcune stranezze giovanili e ammiro il vostro entusiasmo.


Nelle visite alle parrocchie mi capita di incontrare quei ragazzi che sono impegnati in qualche attività: è bello poter vedere la loro gioia e la loro ricerca di risposte autentiche ai grandi perché del cuore umano; qualcuno offre la sua vita per gli altri. Forse anche tu conosci qualcuno che regala un po’ del suo tempo gratuitamente. Però vorrei dire anche a quei giovani che non incontro, che la loro vita mi interessa e che davanti a Dio restano unici e speciali: per ognuno c’è una mission. Mi dispiace se qualcuno si è allontanato dalla Chiesa: forse è anche un po’ colpa nostra se non siamo sempre riusciti a mostrare la bellezza e la verità di Gesù.


Io so che certi tuoi comportamenti, certi tuoi discorsi e perfino certe esagerazioni nascondono una domanda: ‘Cerco un senso per la mia vita! Dove lo trovo, se tanti mi dicono che un senso non c’è? Perché assumere allora la vita?’


Tu forse non lo sai, ma è Gesù che stai cercando o meglio è Lui stesso che ti cerca per darti una pienezza di vita. Forse ti sembra il ‘signor-No’, quello che dice ciò che non devi fare. Ma attento: tu cerchi amici veri, cerchi relazioni belle: Gesù ha creduto nell’amicizia fino alla fine, ha chiamato ‘Amico’ anche Giuda mentre stava per tradirlo. Tu cerchi coerenza, parole vere, senza doppi giochi; ora quello che Gesù diceva lo faceva: il suo amore è stato fedele, fino a dare la vita; ‘non c’è amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici’: così è stato Gesù! Tu quando hai sbagliato vorresti azzerare tutto e poter ricominciare di nuovo: Gesù ti dice ‘alzati’ e ti dà fiducia ancora; non è nel mondo per giudicare ma per salvare. Egli ti dà fiducia anche se avessi sbagliato: vorrei farti provare la gioia di Pietro, quando Gesù, non solo lo perdona dopo essere stato rinnegato, ma gli affida la sua Chiesa.


Gesù è uno che ha coraggio, che sa ascoltare, che crede nella bontà del tuo cuore e vuole arricchirla. Per me non sei soltanto il futuro della società e della Chiesa, sei già il presente. In occasione del Giorno delle Palme, vorrei far giungere a te come a tutti i giovani trentini il mio messaggio di fraternità e paternità, non per essere padrone della tua vita, ma servitore della tua gioia. Lo so, spesso invece noi adulti nascondiamo la grandezza di Cristo con i nostri comportamenti egocentrici. Ricordaci con la tua partecipazione che abbiamo la responsabilità di incoraggiare le tue attese e le tue speranze, la tua ricerca di strade innovative e belle e di mostrarti, con la nostra coerenza di vita, che questo è possibile. Ricordaci anche che la Chiesa non è un gruppo di perfetti, ma di amici che hanno trovato con Gesù un’amicizia speciale e vogliono una vera fraternità per tutti, progredendo nell’altruismo.


Oggi più che mai metto la tua vita nelle mani della persona per me più importante: Gesù di Nazareth. Lui, ti assicuro, non mi ha mai tradito, mi ha sostenuto e accompagnato nei miei sogni, nella mia maturazione e nella mia ricerca della felicità. Sai, Dio non è fuori moda: lo ho visto nel mondo intero. Dio vuol fare di te uno che possa dare un contributo alla storia. Non avere orizzonti piatti, ma una visione ampia e guarda a coloro che ti dimostrano, con la concretezza della loro vita, la bellezza del nostro Dio.


con amicizia e stima


+ Luigi, per te vescovo

03-04-2009