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CS 15/08 – Il vescovo Bressan porta all’Europa il caso di don Sandro De Pretis

'Due sono i polmoni di questa piccola diocesi di Gibuti, nel Corno d'Africa, immersa nel grande mondo musulmano: la carità e l'insegnamento. Lo sottolinea con passione il suo giovane vescovo, il padovano Giorgio Bertin'.

Così scrive dalla piccola Repubblica di Gibuti, sul settimanale Vita Trentina in edicola, il missionario scalabriniano p. Renato Zilio, accorso a rimpiazzare con generosità il prete di origine trentina don Sandro De Pretis, nativo di Cagnò, in valle di Non. Le accuse non meglio precisate e più volte cambiate al prete trentino; il prolungarsi dell'istruttoria  e della sua sofferenza in carcere; la consegna di oltre 4.000 firme al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, perché l'Italia faccia la sua parte; la concessione ' dopo 118 giorni di carcere nella prigione di Gabode -  della libertà provvisoria: la vicenda di don Sandro De Pretis ha trovato un uditorio preparato e attento al convegno promosso oggi pomeriggio, mercoledì 30 aprile, a Fiesole, sulle colline di Firenze, dall'European University Institute.

L'Istituto, centro di eccellenza per gli studi e le ricerche in materia di diritto europeo, per iniziativa del professor Francesco Francioni ha voluto portare infatti la voce della società civile alle orecchie di stimati professori di materie internazionali, di giuristi e di ricercatori provenienti da vari paesi dell'Unione Europea.

Oltre alla testimonianza di un giornalista di Reporter sans Frontiére e di un medico alle prese con pandemie ed evacuazioni di cittadini europei, al convegno lo stesso vescovo di Trento, mons. Luigi Bressan, ha portato la voce delle migliaia di missionari (sacerdoti, religiosi e laici: sono ben 450 solo quelli trentini), che in ogni parte del mondo si spendono per i diseredati. Anche per loro la protezione consolare - considerata a torto una protezione “”da turisti”” ' può rappresentare un'ancora di salvezza, nei Paesi esteri dove non vi c'è sul posto una propria ambasciata nazionale. Proprio di questi aspetti si è parlato al convegno fiorentino.

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CS 14/08 – Ora, lo scudetto

Giovedì 1 maggio inizia l'ultimo atto della straordinaria cavalcata dell'Itas Diatec Trentino. Conquistata la finale con due prestazioni superbe contro Mezza Roma, c'è ora lo scoglio Piacenza da superare per non interrompere i sogni di gloria della squadra allenata da Stoytchev.

Vita Trentina, settimanale di informazione della diocesi di Trento, nel numero in edicola dedica otto pagine speciali al fenomeno Itas, con un occhio di riguardo al suo pubblico straordinario.

Lo speciale ripercorre le tappe verso il successo, presenta la carta d'identità dei 'fantastici 13', dà voce al 'popolo Itas Diatec' attraverso le testimonianza di Gianni Benedetti, direttore dell'Associazione Artigiani, di Christian Pedron, barbiere, di Massimo Cristofaro, impiegato e membro del direttivo del club 'Cuore Giallo Blu', di don Roberto Marchesoni, responsabile trentino di Comunione e Liberazione.

La stagione dell'Itas Diatec Trentino rivive anche nelle parole di un giovane tifoso, del cronista 'storico' Francesco Segala, mentre il fenomeno del 'miglior pubblico d'Italia' è letto dal sociologo Stefano Broccardo. Non manca una panoramica storica sul volley in Trentino, con i successi del Cus in serie B (negli anni Settanta) e del Torrefranca per le donne, in A2.

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CS 13/08 – A Denno due Arcivescovi per l’inaugurazione della Parrocchiale

Saranno i due Arcivescovi ' mons. Luigi Bressan e mons. Giancarlo Bregantini - domenica 20 aprile, alle 10, a presiedere l'Eucaristia e a benedire la chiesa parrocchiale di Denno a conclusione del monumentale restauro.
Si tratta di un intervento unico in provincia, che riconsegna la chiesa parrocchiale all'originaria veste architettonica. Uno «scherzo» non da poco, se si pensa che si è trattato di sostituire la copertura ottocentesca con una nuova, che ricalca quella cinquecentesca di matrice gotica.
In preparazione all'evento, venerdì 18, alle 20.30, in Oratorio, è prevista la presentazione dei lavori, con le relazioni degli architetti Giorgio Bellotti (Soprintendenza per i Beni Architettonici della PAT), Giorgia Gentilizi (Alta Sorveglianza) e Manuel Breda (direttore lavori).
Sabato 19, alle 20.30, in chiesa, concerto con la partecipazione di Stefano Rattini, organista titolare della cattedrale di trento, e del Gruppo Vocale 'L. Feininger'.

 

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