Author: Amministratore

CS 25/08 – Arriva la banca dati dell’Archivio Diocesano Tridentino

L'Arcidiocesi di Trento e l'Ufficio Emigrazione della Provincia Autonoma di Trento organizzano una conferenza stampa per domani

 

mercoledì 23 luglio, alle 11.00

 

presso il Centro 'Bernardo Clesio' (via Barbacovi, 4), nel corso della quale verrà ufficialmente presentata la banca dati dell'Archivio Diocesano Tridentino, contenente tutti i nati in Trentino dal 1815 al 1923 e il suo futuro utilizzo.

Per la prima volta sarà a disposizione uno strumento nato per rispondere alle esigenze degli emigrati trentini ed ora in grado di fornire dati sulla situazione della natalità ottocentesca, raggruppati a seconda dei paesi, oppure per genere, per singole annate, per la totalità del territorio trentino'

La presentazione vedrà l'intervento dell'Arcivescovo, mons. Luigi Bressan, del direttore dell'Archivio diocesano, don Livio Sparapani, e della dott.ssa Iva Berasi, assessore all'emigrazione, solidarietà internazionale, sport e pari opportunità.

 

 

Trento, 22 luglio 2008

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CS 24/08 – Da Timor Est al Vietnam sul filo della solidarietà

È rientrata quest'oggi, sabato 19 luglio, la piccola delegazione che ha portato l'Arcivescovo di Trento, mons. Luigi Bressan ' accompagnato dal direttore di Vita Trentina ' e il dirigente generale della Provincia, dott. Carlo Basani per due settimane nel Sudest Asiatico.

Le tappe del viaggio sono state l'isola di Timor Est ed il Vietnam.

Nel primo caso, particolarmente significativo è risultato l'incontro con il Presidente della Repubblica, Josè Ramos Horta, Premio Nobel per la Pace 1996. Horta, reduce da un recente grave attentato, è stato la voce internazionale del Paese nella lotta per l'indipendenza, che ha visto la popolazione dell'isola dimezzarsi sotto l'occupazione indonesiana (1975-1999).

Il Presidente ha avuto parole di grande stima per il ruolo svolto negli anni del conflitto dalla Chiesa, che ha pagato un ampio tributo di sangue in preti e religiose che hanno scelto di identificarsi fino in fondo con le sorti dei timorensi.

Su invito della nostra Provincia, formulato dal dott. Basani, Horta ' che a dicembre sarà a Roma per un incontro con Gorbaciov e altri Nobel per la Pace ' si è detto interessato e disponibile a verificare la possibilità di una visita in Trentino.

La Repubblica di Timor Est, indipendente dal 2002, cerca oggi di attrarre investimenti stranieri, all'interno di rapporti di reciprocità, nella consapevolezza di non riuscire da sola a far fronte alla richiesta di occupazione che sale specialmente dal mondo giovanile. Lo sviluppo attualmente è frenato dalla limitatezza delle risorse e dalla carenza di infrastrutture.

Queste tematiche hanno fatto da sfondo anche all'incontro che la delegazione trentina ha avuto con il Ministro per l'Economia e lo Sviluppo, Joao Mendes Galcalves, il quale ha accolto i visitatori presentandosi a nome di 'un Paese ricco, ma dalla gente ancora povera'.

Dal Presidente come dal Ministro è stata espressa l'attenzione anche per possibili progetti di cooperazione, che vedano la Provincia Autonoma di Trento e la Chiesa trentina accompagnare questi primi non facili anni di democrazia. La presenza di Paolo Bridi, presidente del Gruppo Trentino di Volontariato (GTV), ha dato la possibilità di un confronto reale, a partire dalla prospettiva di un sostegno al reparto neonatale dell'Ospedale Nazionale di Dili (capitale di Timor Est), che potrebbe prendere l'avvio già nei prossimi mesi.

Chiave del contatto, come spesso avviene nel rapporto di solidarietà internazionale promosso dal Trentino, è la presenza di un nostro missionario, don Francesco Moser, che ' insieme con don Luigi Fornasier, prete della diocesi di Bolzano ' da 4 anni si spende a favore dello sviluppo integrale del popolo timorense.

La comunità locale ' in particolare quella indigena che abita la vicina isola di Atauro ' ha espresso nei ritmi e nei costumi della cultura locale una festosa accoglienza agli ospiti.


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Il filo della solidarietà e della presenza trentina ha unito anche l'altra meta del viaggio. In Vietnam il Gruppo Trentino di Volontariato è presente dal 2002 con un suo ufficio, oggi coordinato dalla dott.ssa Barbara Andreatta. In questi anni Autorità politiche della Provincia di Trento e rappresentanti del nostro mondo economico ed industriale si sono recati in visita nel Paese ed hanno dato avvio ad un rapporto di scambio, che ha portato in Trentino alcune delegazioni vietnamite.

Di fondamentale lungimiranza si è rivelato l'investimento su giovani studenti vietnamiti, invitati a Trento per corsi di laurea ed oggi rientrati con responsabilità di primo piano nel loro Paese.

Le relazioni tra la comunità trentina e quella vietnamita hanno portato alla sottoscrizione di un'intesa per la promozione di iniziative soprattutto nel settore della formazione professionale. Da qui è nata anche l'attenzione da parte del Trentino per il sostegno ' con risorse provinciali, regionali, ecclesiali, nonché di privati ' di alcuni progetti di sviluppo: la realizzazione dei laboratori della Scuola Professionale di Bac Ninh, ad esempio, come anche la costruzione di sistemi di depurazione delle acque a Thang Cuong e il supporto offerto al Reparto di Neonatologia e Ostetricia ginecologica in 5 ospedali del Paese. Quest'ultimo settore ha visto il coinvolgimento diretto di medici ed ostetriche trentine.

In Vietnam le giornate della delegazione trentina sono state scandite da alcuni incontri istituzionali, sia nel campo diplomatico, con il nuovo ambasciatore Andrea Perugini, che in quello ecclesiale, con l'Arcivescovo di Hanoi Ngo Quang Kiet, come anche con alcuni operatori economici.

Proprio quest'ultimo campo mostra opportunità interessanti, tanto per lo sviluppo della presenza imprenditoriale trentina nel Paese del Sudest Asiatico come pure per l'appetibilità che la nostra terra può costituire sia per il turismo che per gli scambi commerciali.

Un servizio più ampio nei prossimi numeri del settimanale Vita Trentina.

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CS 23/08 – Pontificale di S. Vigilio

Ecco il testo del saluto di benvenuto che l'Arcivescovo, mons. Luigi Bressan, ha rivolto al Cardinal Leonardo Sandri, in apertura della celebrazione di questa mattina, in Cattedrale, e di seguito, alcuni passaggi dell'omelia del Cardinale:


Il saluto rivolto da mons. Luigi Bressan, Arcivescovo:

Eminenza Rev.ma,
ho il privilegio e l'onore di darLe il benvenuto in questa storica cattedrale e dirLe la gioia di rivederLa tra noi, ora chiamata dal Papa a ricoprire l'alta missione di essere suo collaboratore immediato come Cardinale.

Ella infatti (1) ci porta un'eco di quella trentinità diffusa nel mondo che è costituita dalle varie centinaia di migliaia di discendenti dei trentini fedeli ai valori e sparsi in molte nazioni; (2) ma è eco anche del Continente latinoamericano che riunisce la maggioranza dei cattolici della terra, con una vitalità particolare e con la determinazione di dare il loro contributo alla costruzione del regno di Dio; Vostra Eminenza (3) ci porta inoltre la testimonianza delle antiche Chiese d'Oriente, con la attenzione per la comunione nell'unica Chiesa e con il patrimonio delle loro liturgie ma anche di tanti martiri e di tante sofferenze che ancor oggi molte di esse devono affrontare e che fanno appello alla nostra solidarietà; infine (4) con la Sua vicinanza presso il Santo Padre Ella riflette il suo amore per la Chiesa universale e per la nostra stessa Chiesa locale, che la attualizza nel cammino del popolo trentino e che attraverso la stessa celebrazione eucaristica si fa sempre più comunione, nella coscienza d'essere, come dice un Inno a San Vigilio, 'gregge d'un unico Pastore'.

Per questi vari motivi siamo lieti che Vostra Eminenza abbia accolto l'invito a presiedere la festa di San Vigilio, si unisca alla nostra preghiera, ci rivolga una riflessione sulla parola di Dio, condivida con noi questa giornata di coesione che si fonda sulla fede.

 

Just a few words of welcome to everyone, and in particular to the official delegations coming from Prague and from Berlin, as well as to those from Kempten and to the numerous people who will follow the celebration through the television. We are happy that you may join us in invoking the Blessings of the Lord through the intercession of Saint Vigilius, the Bishop who spread the Gospel in our territory and is the Patron of our Diocese.


Alcuni passaggi dell'omelia del Card. Leonardo Sandri:

'Sono grato per abbraccio che ricevo dalla terra di origine dei miei genitori e familiari. Nella lontana Argentina, che mi diede i natali, ho sempre avvertito il legame nel sangue e nello spirito con la patria trentina. Dall'infanzia le riservo quell'amore che coglievo nella nostalgia e nell'affetto profondo dei miei cari. Mai avrei immaginato di essere un giorno come Cardinale della Santa Chiesa Romana a presiedere la festa patronale di san Vigilio in questo storico Duomo'.

'E' il Crocifisso la 'predica' di san Vigilio ai suoi figli.
Credete che i nostri giovani rimangano insensibili a questa proposta?
Credete che non ascoltino se avvertono che Cristo è veramente per noi il bene unico e irrinunciabile? Quante strategie cerchiamo di elaborare con i migliori mezzi delle scienze dell'educazione e della comunicazione per far passare alle giovani generazioni la formazione cristiane e quante delusioni le accompagnano!
Ma c'è una passione profonda ad animare i nostri intenti?
C'è un'autentica fede cristiana a motivarli?
Vigilio è per Trento un 'padre' singolare e ravviva in noi la responsabilità di trasmettere la fede con l'ausilio della ragione e dell'intelligenza, ma ci ricorda che sarà efficace questo inderogabile impegno se la nostra fede sarà incontenibile. Del resto, come potremmo trasmettere ciò che non è traboccante per noi?'

'In qualità di prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali desidero sottolineare che l'abbraccio del Crocifisso è universale: unisce al suo interno la Chiesa Cattolica nella varietà dei riti e delle tradizioni e le affida l'imperativo di annunciare Cristo come unico Salvatore. L'abbraccio prosegue verso tutti i battezzati e si apre al rispetto e all'incontro con le altre religioni. Sempre il Crocifisso ci impegna nella proclamazione della dignità di ogni uomo e di ogni donna, dei doveri e dei diritti fondamentali di ciascuno e tra questi l'autentica libertà religiosa. Così diventiamo ospitali, prima a livello di mentalità e poi nella concretezza delle necessità materiali, con la prudenza e la maturità che le circostanze impongono, animati comunque da spirito di accoglienza cristiana e civile. E Trento vorrà ricordare sempre, a motivo dei suoi molti figli che sono in ogni popolo e nazione, il monito del Deuteronomio: «Amate il forestiero, poiché anche voi foste forestieri»'.

'Se il Crocifisso insegna tutto ciò, anche per la società italiana, che è aprta e ospitale verso tutte le etnie, culture e religioni, non sarà un dramma bensì uno stimolo a favore dell'uomo e del suo integrale sviluppo, se terremo anche visibilmente la sua immagine non solo nelle Chiese, ma nelle case e nei luoghi pubblici, ben decisi soprattutto a tenerla nei cuori e nelle coscienze'.

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CS 22/08 – A Trento il cardinale Leonardo Sandri

Invitato dall'Arcivescovo mons. Luigi Bressan, è il cardinale Leonardo Sandri l'ospite d'onore della festa di S. Vigilio di quest'anno.

Attuale  Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, Sandri discende da una famiglia di emigrati trentini, nativi di Ala.

Ecco il programma del cardinale:

Mercoledì 25 giugno, alle 18.30, incontra i rappresentanti dei discendenti degli emigrati trentini in Sala Depero della Provincia, dopo essere stato ricevuto dal Presidente Dellai.

Giovedì 26, alle 9.30, presiede la processione dalla chiesa di S. Pietro alla Cattedrale per la celebrazione eucaristica (alle 10. Diretta su Radio Studio Sette e Telepace). Alle 18 vi presiede i Vespri.

Venerdì 27 è ad Ala, dove ha radici la sua famiglia e del cui Comune è cittadino onorario. Alle 9 è accolto in Piazza S. Giovanni. Alle 10 presiede la concelebrazione nella chiesa parrocchiale con tutti i sacerdoti del decanato. Alle 18 partecipa ad un incontro con Autorità e Cittadinanza presso il Teatro Sartori.

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CS 20/08 – I missionari trentini a confronto

Si svolge domani, martedì 17 giugno, dalle 8.45 alle 16, presso il Seminario di Trento (Corso Tre Novembre, 46), l'incontro di tutti i missionari presenti in diocesi per un periodo di vacanza e di riposo.
Scopo dell'appuntamento è quello di rinsaldare conoscenza ed amicizia sia tra i missionari che operano in contesti e in Paesi diversi, sia fra loro e la Chiesa trentina, dalla quale sono partiti.
A far da filo conduttore al confronto sarà 'La testimonianza cristiana in Paesi a prevalenza musulmana', con l'intervento di suor Bruna Menghini, missionaria in Libia.
Alle 12 l'Arcivescovo, mons. Luigi Bressan, presiederà l'eucaristia. L'invito è esteso anche ai parroci delle comunità di provenienza dei missionari, quale occasione anche per rinnovare l'impegno di animazione missionaria nelle comunità.

 

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CS 19/08 – ‘Alla ricerca della Chiesa di S. Vigilio’

Lo scavo all'interno della chiesa di Santa Maria Maggiore, condotto dal Dipartimento di Archeologia dell'Università di Bologna e che ha preso l'avvio un anno fa, è giunto ormai ad uno stadio avanzato della ricerca. Le aspettative non sono state deluse: i dati raccolti stanno fornendo molte informazioni interessanti per la ricostruzione del tessuto civico di una città, i cui tasselli si stanno ricomponendo in progressione con l'avanzare delle ricerche, anche grazie alla proficua collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici.  Oltre al riconoscimento delle fasi della chiesa su cui si è impostata la basilica clesiana, sono state evidenziate altre strutture pertinenti a impianti precedenti, sia di carattere sacro ' in particolare quello consacrato alla prima chiesa vescovile - ma anche legati alla vita pubblica della città antica.

L'occasione per informare la cittadinanza sarà la presentazione dello stato dei lavori dello scavo archeologico, che avrà luogo lunedì 16 giugno alle ore 18 presso il Centro 'Bernardo Clesio' in via Barbacovi 4 a Trento.

Mentre la città è immersa nelle feste vigiliane, si potranno avere dettagli interessanti su quella che lo storico mons. Rogger chiama 'chiesa matrice', la prima chiesa cristiana di Trento, le cui tracce sono apparse in tutta evidenza agli studiosi.

Alla presentazione pubblica interverranno la professoressa Maria Teresa Guaitoli dell'Università di Bologna, cui è affidata la direzione scientifica dello scavo, e alcuni archeologi che hanno preso parte allo scavo. Oltre ai risultati finora conseguiti, che gli studiosi vogliono ancora approfondire, verranno presentate dai responsabili del cantiere e del rilievo, Andrea Baroncioni e Massimo Zanfini, le tecnologie innovative impiegate per la realizzazione dello scavo e per l'elaborazione dei dati raccolti. Interverrà anche Gianni Ciurletti, soprintendente per i beni archeologici della Provincia autonoma di Trento.

A fare gli onori di casa, il vescovo mons. Luigi Bressan.

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CS 18/08 – Parroci, le nuove nomine

Di seguito, i nuovi mandati di ministero che l’Arcivescovo ha disposto siano resi noti ai media a partire da giovedì 5 giugno, dopo che domenica scorsa tutte le comunità coinvolte erano state informate dai rispettivi parroci.

 

Altre nomine sono previste in un secondo tempo.

 

 

 

Don Renato Bertol, oltre che di Vigo Lomaso, Lundo, Godendo-Poia parroco anche di Campo Lomaso;
don Renzo Caserotti da Cavalese e Masi a Trento, S. Antonio;
don Carlo Crepaz dal Ciad a Carano, Varena e Daiano;
don Ruggero Fattor da Nogaredo, Brancolino e Noarna (Sasso) a Sopramonte, Cadine, Vigolo Baselga e Baselga del Bondone;
don Andrea Fava da Mezzolombardo a Vallarsa; p. Fiorenzo Felicetti collaboratore a Livo, Bresimo, Cis, Lanza-Mocenigo, Marcena e Preghena;
don Claudio Ferrari da Pieve Tesino, Castello Tesino e Cinte a Meano, Vigo Meano e Gazzadina;
don Ferruccio Furlan da Imer e Mezzano a Cavalese e Masi;
don Stefano Granello dalla Vallarsa a Pieve Tesino, Castello Tesino e Cinte;
don Mauro Leonardelli dal Giovo a Cavareno, Sarnonico, Don e Amblar;
don Carlo Mottes da Bresimo, Lanza e Marcena al Giovo;
don Tullio Paris da Cavareno, Don e Amblar all’Unità pastorale di Terlago;
p. Placido Pircali da collaboratore del decanato di Fondo ad amministratore di Cloz;
don Corrado Prandi, a Trento, oltre che di S. Pietro, anche di S. Martino e di S. Bernardino;
don Enrico Setti, oltre che di Pomarolo e Savignano, anche di Nomi;
don Giampiero Simion da Nomi ad Imer e Mezzano;
don Vittorio Zanotelli da Trento, S. Antonio, a Lavis e Pressano;
don Giovanni Battista Zeni da Livo ad Andalo;
don Ruggero Zucal da Sopramonte, Cadine, Vigolo Baselga e Baselga del Bondone a Livo, Bresimo, Cis, Lanza-Mocenigo, Marcena e Preghena.

 

 

Altri incarichi

 

Don Lamberto Agostini, oltre che animatore pastorale dell’Arcivescovile e collaboratore delle Vocazioni, anche del santuario di Piné;
don Alessandro Aste da segretario dell’Arcivescovo a Roma per il dottorato in Diritto Canonico;
don Paride Chiocchetti, da Lavis e Pressano a referente per la Caritas, oltre che padre spirituale in Seminario;
don Rolando Covi da Rovereto (S. Marco) a segretario del Vescovo e studente di Teologia a Padova;
don Ettore Facchinelli da Trento (S. Martino) a collaboratore per Trento;
don Ezio Marinconz da Andalo a collaboratore del decanato di Fondo;
don Giuseppe Mihelcic da Meano, Vigo Meano e Gazzadina a segretario dello STAT e collaboratore pastorale;
don Celestino Riz, oltre che a Vezzano e Fraveggio, anche docente STAT e Scuole di Teologia;
don Tiziano Telch, oltre che vicario di Povo anche vicedelegato diocesano per la pastorale giovanile;
don Mario Zamboni dall’Unità di Terlago a collaboratore del decanato di Vezzano.

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CS 17/08 – Rom e progetti legislativi all’attenzione della Chiesa del Nordest

I Direttori degli Uffici Migrantes delle quindici Diocesi del NordEst riuniti insieme al Vescovo Delegato dalla Conferenza Episcopale del Triveneto, Mons. Luigi Bressan, in occasione di un incontro programmato, hanno condiviso alcune riflessioni sulla situazione che si sta vivendo in Italia nei confronti di persone di cultura sinti e rom, come sui progetti di legge circa la sicurezza che il Governo sta approntando. Pur condividendo le esigenze di sicurezza e di tutela da parte della gente, si ritiene di sottolineare alcuni aspetti.

  1. Si ritiene che un'azione indiscriminata nei confronti dei sinti e dei rom, a prescindere dalla loro nazionalità, presentandoli tutti come persone dedite alla criminalità sia una sfasatura della realtà oggettiva. Se, ad esempio, nella loro tradizione culturale il contesto abitativo è 'il campo', ciò non si coniuga inevitabilmente con azioni che li porta ad essere fuori dalla legge. Se restiamo convinti che vanno perseguiti i trasgressori della legge, siamo altrettanto convinti che chi vive dentro la legalità dev'essere tutelato e rispettato sia come persona che come cittadino.
  2. I progetti legislativi riguardanti la sicurezza non può vedere solo negli immigrati irregolari e clandestini la causa prima della situazione di criminalità e microcriminalità diffusa. Da una parte sappiamo che molte persone anziane nel nostro Paese sono assistite da donne straniere irregolari o clandestine che comunque svolgono un servizio importante, e molte volte indispensabile, con umanità e responsabilità. Dall'altra in più occasioni gli imprenditori hanno fatto pressione per quote più consistenti di lavoratori stranieri per poter garantire la prosecuzione delle attività imprenditoriali. Si suggerisce di affrontare l'aspetto migratorio in modo realistico, con metodi fattibili, fuori da ogni proclama che possa alimentare scontri tra culture, nel rispetto della dignità di ogni persona. Non si può dimenticare che molte volte il loro esodo è legato alla situazione socio-politica, a situazioni drammatiche di insicurezza e guerra, alle condizioni economiche. 

Una cultura di convivenza e di legalità si costruisce attraverso un confronto leale e sincero, il proporre modelli effettivi di legalità anche tra gli italiani, un perseguire con ogni forma di criminalità organizzata che utilizza gli immigrati.

Ai media si riconosce particolare responsabilità nella creazione di un clima adatto di comprensione e di rispetto nell'informazione anche per ciò che riguarda i fenomeni religiosi.

Si auspica che le comunità cristiane delle nostre Chiese del NordEst sappiano cogliere nell'unica Paternità di Dio il senso dell'unità della famiglia umana, sapendo accogliere ogni persona come portatrice del volto di Dio fatto uomo e, nei fratelli nella fede, soggetti effettivi della comunità dei credenti e sappiano contribuire a costruire, pur nella fatica, una convivenza pacifica. 

 

+ Mons. Luigi Bressan Delegato CET

Mons. Valentino Tonin Segretario Migrantes

Direttori Diocesani Migrantes NordEst

 

 

Venezia, 21.05.08

 

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CS 16/08 – Appello della Caritas diocesana per la Birmania devastata

La comunità internazionale si sta mobilitando per portare aiuti e finanziamenti alla Birmania, colpita dal ciclone 'Nargis'. Le stime ufficiali parlano di oltre 20 mila morti e 40 mila dispersi.

La Caritas di Trento lancia un appello anche alla comunità trentina per una raccolta di fondi che saranno devoluti alle Caritas già operanti perlomeno in alcune delle 14 diocesi del Paese.

'La forza della Caritas ' spiega l'Arcivescovo, che in Birmania ha operato come delegato apostolico dal 1989 al 1993 ' sta proprio in questa rete operativa ed efficiente, che permette di arrivare ai bisogni della popolazione, evitando che i fondi destinati alla solidarietà si arenino nelle pieghe della burocrazia. Inoltre ' continua mons. Luigi Bressan ' la Caritas Internazionale ha in zona ancora del personale che sta seguendo i progetti di ricostruzione seguiti allo tsunami del 2004: si è detta disposta a spostarlo nelle zone di necessità'.

'Tra le città spazzate via letteralmente per il 75% dall'uragano ' aggiunge mons. Bressan, che è in contatto con l'attuale delegato apostolico ' a KyaikLat (Arcidiocesi di Yangon) c'erano due parrocchie cattoliche rette dallo stesso parroco, don Matthias Aung Kyaw, nato nel 1960 e ordinato nel 1996; a Laputta (diocesi di Pathein) c'era un'altra parrocchia cattolica, retta da don Andrei. Altre comunità cattoliche sono a Bago (una zona molto sinistrata), dove c'è anche il Seminario “”minore””, e nelle zone di Ayeyawaddy'.

Per dare il proprio contributo si può effettuare un bonifico sul conto corrente che la Caritas diocesana ha aperto presso:

Cassa Centrale delle Casse Rurali, 

numero IT41G0359901800000000081237.
Nella causale specificare 'Pro Birmania'.

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