Oblate di Cristo Re

Origine dell’Istituto

Padre Enrico Mauri, poco prima di morire – il 14 aprile 1966 ebbe la gioia di vedere approvato dalla Sacra Congregazione dei Religiosi, con Decreto di lode, l’Istituto Secolare Oblate di Cristo Re, del quale è stato il Fondatore.

L’Istituto accoglie come membri: nubili e vedove che si consacrano con voti annuali di castità, povertà e obbedienza e spose in qualità di associate che si impegnano con le promesse di castità matrimoniale, povertà e obbedienza, secondo le norme stabilite dalle Costituzioni. Tutte si propongono di fare un cammino evangelico nell’esercizio delle attività relative al proprio stato di vita.

Spirito dell’Istituto

Le Oblate, per loro carisma, partecipano in modo particolare all’amore nuziale di Cristo, contemplato e meditato nella Sua perfetta oblazione al Padre e amato come Sposo. la loro vita, nella complementarietà fra gli stati, diventa segno di fecondità e maternità spirituale.

In questa prospettiva l’Oblata vive ed annuncia il Vangelo.

Il vivere nel mondo diventa “missione” in forza della chiamata e dell’Oblazione. l’Oblata, proprio perché secolare, è facilitata ad entrare in ogni ambiente aiutando ogni battezzato a vivere con gioia la propria personale vocazione che è chiamata alla santità.

L’attenzione è rivolta a tutti, specie ai più poveri di fede, di speranza, di amore, di beni…

L’Oblata nell’offerta quotidiana chiede e vuol ottenere “di consumare la propria vita per la santificazione dei Sacerdoti e della famiglia”.

l’Istituto s’impegna a far riscoprire alle coppie sposi il “carisma nuziale” per essere insieme e testimoniare nel mondo il segno vivo dell’amore di Cristo per la Chiesa e della Chiesa per Cristo.

Un aspetto particolare della nostra missione si esprime nel centro di apostolato ascetico (con sede a Sestri Levante) che svolge un servizio ecclesiale, specialmente mediante il ministero della Parola per collaborare all’edificazione della Chiesa stessa e della sua continua ascesa alla santità.

Sempre per ispirazione di Padre Enrico Mauri, dopo la sua morte, è sorto il “movimento vedove” che accoglie queste creature aiutandole a rendere “prezioso” il loro stato di vita.

Referente
P. Ellerino Cozza, csj