Il “turista” nella visione del vescovo Lauro

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L'originale augurio di monsignor Tisi agli ospiti del Trentino

Un saluto ai turisti fuori dagli schemi tradizionali quello pensato dall’arcivescovo Lauro per l’estate 2018. “Mi sono chiesto – scrive monsignor Tisi – come avrei potuto, quest’anno, regalarvi qualche spunto di riflessione, formulandolo in modo un po’ meno formale. Ho provato pertanto a giocare con le parole, mettendo, in particolare, sotto la lente il sostantivo “TURISTA”…

T come tempo. Vivere la vacanza è un po’ come interrompere il flusso inesorabile del tempo. Ѐ come fare un passo di lato rispetto al gorgo vorace che spesso ne annulla il significato. Proviamo a recuperare il senso del tempo che ci viene donato e di cui noi stessi possiamo fare dono. Non è vero che ci manca il tempo: è la risorsa più preziosa che abbiamo. Non disperdiamola.

U come urgenza. La vacanza come opportunità per rimettere in ordine le priorità autentiche. Proviamo a interrogarci sulle graduatorie spesso distorte che ci siamo costruiti. Che cosa conta davvero nella nostra vita? Qual è l’urgenza per la quale non possiamo attendere o soprassedere?

R come riposo. A volte sembriamo accanirci contro noi stessi, mettendo a dura prova il nostro fisico e la nostra mente. Essi ci mandano spesso segnali che sottovalutiamo e ci chiedono di destinare il giusto spazio al riposo. Riposo, dunque, come rispetto: per se stessi e, di conseguenza, per chi è chiamato a relazionarsi con noi.

I come ispirazione. Abbiamo oscurato gli spazi per pensare. L’augurio è di recuperare la voglia di coltivare pensiero. C’è bisogno di sostare per trovare nuova ispirazione.

S come silenzio. Condizione essenziale per realizzare tutti i propositi precedenti.

T come terra. Ѐ una terra, quella trentina, che fa dell’ospitalità un suo punto di forza. Una terra che, umilmente, vi accoglie, consapevole di essere stata benedetta dal Creatore. La bellezza di questo creato chiede a ciascuno di voi di essere rispettata, con altrettanta umiltà.

A come amici. Non mi piace parlare genericamente dell’amicizia. Preferisco parlare di amici, persone, volti, storie che rivedrete o incontrerete per la prima volta. Sappiate che in questo Trentino siete a casa. Lo dico anche alle comunità cristiane con cui molti di voi avranno modo di rapportarsi. Nel nome di quel Gesù che, per primo, ci ha chiamati amici. Quando ancora non c’erano i social.

Buona vacanza!

+ arcivescovo Lauro

Nella foto Zotta, la festa estiva di Vita Trentina e Avvenire (Val di Fassa 2017)