Panchina Pulita, per togliere cartacce e pregiudizi. Partecipano anche Caritas e Fondazione Comunità Solidale

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A Trento domenica 1 luglio ritrovo in piazza Dante, divisione in squadre, pranzo finale a San Pio X

Ritorna domenica 1 luglio a Trento l’iniziativa “Panchina pulita“, per ripulire la città da cartacce e pregiudizi. All’iniziativa collaborano diverse realtà coordinate dall’Associazione Nuovamente in collaborazione con il Comune (Assessorato politiche sociali) . Tra loro, per la Diocesi di Trento, vi sono Caritas e Fondazione Comunità solidale che s’affiancano a Punto d’incontro, Associazione Volontarinstrada, AMA,  Villa S.Ignazio, Centro Astalli. Ad imbracciare ramazze e cestini saranno operatori, volontari e ospiti delle strutture coinvolte. Tra loro anche richiedenti protezione internazionale. Ritrovo in piazza Dante alle ore 9.00, divisione in quadre di lavoro nelle aree intorno alle stazioni dei treni e delle autocorriere, il sottopasso ferroviario, corso Buonarroti, via Vannetti, vuia Gazzoletti e aree adiacenti. Alle ore 12.00 pranzo presso la parrocchia di San Pio X.

La presentazione dell’iniziativa giovedì 28 giugno in Comune a Trento con l’assessora Maria Chiara Franzoia

L’iniziativa è arrivata alla sua sesta edizione e, in questi anni, ha mostrato come fare assieme sia il modo migliore di conoscersi.

L’Associazione Nuovamente è una associazione di promozione sociale che nasce nel giugno 2012 sui presupposti di un “fareassieme nel sociale” sperimentato grazie a un progetto di sensibilizzazione sulla figura del senza dimora e di altre esperienze che si sono sviluppate all’interno dell’area inclusione sociale dei servizi sociali del Comune.

L’associazione nasce dalla volontà di un gruppo di persone, operatori, utenti esperti e cittadini, di promuovere e favorire l’integrazione sociale e lavorativa di persone, italiane e straniere, senza dimora e che vivono condizioni di emarginazione e povertà, e di contrastare i pregiudizi riguardanti questa condizione. Gli utenti esperti portano un contributo importante all’interno dell’associazione, per aver vissuto in prima persona tali esperienze, e quindi partecipano pienamente a tutte le attività organizzate. Più della metà dei soci fondatori sono, o sono stati, utenti dei Servizi Sociali.