CHI SIAMO

Responsabile: don Giovanni Cristoforetti

Collaboratori:  Katia Adamoli 

                     Nadia Emanuelli

                      

 

L’Ufficio diocesano per l’Arte Sacra e Tutela dei Beni Culturali Ecclesiastici ha come principale

finalità di coadiuvare in forma stabile l’Ordinario diocesano e gli enti ecclesiastici posti sotto la sua giurisdizione in tutto ciò che riguarda la conoscenza, la valorizzazione, l’adeguamento liturgico, l’incremento dei beni ecclesiastici e la tutela dell’Arte Sacra. Offre la propria collaborazione alle parrocchie, agli Istituti di vita consacrata e alle Società  di vita apostolica operanti sul territorio della diocesi.

L’Ufficio mantiene i contatti e collabora con le Soprintendenze competenti per territorio nelle materie e nelle forme previste dall’Intesa tra l’Arcidiocesi e la Provincia Autonoma di Trento. Esamina le pratiche relative ai progetti di restauro di tutti i beni mobili e immobili che devono essere inoltrate al Servizio Beni Culturali della Provincia, corredate dal parere dell’ufficio e/o della Commissione d’Arte Sacra.

Le competenze dell’Ufficio si estendono sia a tutte le materie e le iniziative nelle quali si esprime la conoscenza, la tutela, la valorizzazione, l’adeguamento liturgico e l’incremento dell’Arte Sacra e dei Beni Culturali ecclesiastici, sia agli archivi storici, alle biblioteche, al Museo Diocesano Tridentino per i quali si attiva tramite il suo delegato a istruire le pratiche per ottenere dall’Ufficio Nazionale per Beni Culturali Ecclesiastici della CEI  i relativi contributi annuali.

Promuove presso gli artisti, gli architetti, gli ingegneri  in spirito di cordiale collaborazione l’acquisizione e l’aggiornamento di specifiche competenze nel settore della Liturgia e dell’Arte Sacra e in tutte le tematiche inerenti alla ristrutturazione e costruzione di un edificio nuovo istituendo lezioni, corsi per tecnici del restauro dei beni monumentali facenti parte del patrimonio ecclesiastico in collaborazione con la Provincia Autonoma di Trento e le relative Università.

Così sottolinea anche il documento della CEI  intitolato ‘Spirito Creatore’ (cfr. cap.1, par. C n.17): Se nel momento del bisogno non possono contare sulla consulenza della Commissione diocesana o sulla conoscenza di persone competenti, i committenti ecclesiastici rischiano di finire nelle mani di operatori incapaci o di artisti intriganti, con risultati modesti. Sarà bene, perciò, che le Commissioni diocesane siano particolarmente presenti e attive nel momento in cui i parroci e gli economi diocesani sono alla ricerca degli architetti e degli artisti per affidare loro incarichi di lavoro; i diretti committenti non siano lasciati soli ad affrontare imprese per le quali non sono in alcun modo preparati.

Le Commissioni diocesane, infatti, non devono limitarsi a verificare i progetti e a esprimere i pareri di loro competenza. Hanno il compito di prendere l’iniziativa, intervenire, proporre, suggerire soluzioni, indicare rose di nomi di artisti e di progettisti  veramente qualificati, offrire schemi di bandi di concorso. Un incarico ben dato, un concorso bene organizzato valgono moltissimo dal punto di vista formativo e propositivo; possono risultare più incisivi di un convegno o di un documento.